routine

iPod? preso. Borsa? presa, chiavi.. anche. Cory guarda che io vado!! Coryyy svegliati! devi andare al lavoro!! le urlo dalla cucina mentre finisco di ripulire il tavolo. I suoi passi pesanti mi fanno capire che è finalmente sveglia e che posso andare, le schiocco un bacio sulla guancia e porto la mia bici fuori, accendo l'iPod e la monto, cominciando a pedalare. fortunatamente la scuola non dista molto da casa nostra, e quindi una decina di minuti bastano per arrivarci sani e salvi. C'è del traffico stamattina, e scelgo, come quasi sempre ultimamente, di andarmene per il parco, respirare un po' di aria buona non fa male, no? D'altronde mi piace un sacco vedere il verde ed essere accarezzata dalla brezza mattutina..comincio a perdermi nei pensieri quotidiani, cosa fare durante la giornata, cosa preparare a scuola, cosa manca nel frigo.. non proprio quello che una diciassettenne dovrebbe pensare, insomma..
Come al solito i posti per le bici davanti all'ingresso principale sono tutti occupati e mi tocca girare tutt'intorno per trovarne qualcuno libero, blocco la ruota con la catena ed entro nel carcere minorile di Bristol.
Solita confusione, soliti cretini, soliti fighetti, è il Roundview Zoe, ci sei qui già da tempo cosa ti aspetti?
Guardo il mio orario e salgo al secondo piano per raggiungere l'aula in cui si svolge la prima lezione, entro in classe e sorprendentemente c'è già gente, nessuno con cui vada particolarmente d'accordo, li saluto, ma scelgo di sedermi nella penultima fila, la prediletta di tutti, ancora non proprio piena..
Suona la campanella e la professoressa più sciatta entra in classe esordendo con la caduta di mille fogli dalla sua cartelletta, il buongiorno si vede dal mattino!!!

<<andy è pronta la colazione!>>
Mamma urla sempre la mattina.
Ma il bello è che lo fa solo di mattina. Perché durante il resto della giornata non lo fa. Giuro.
Le sorrido passandole davanti e mi siedo per mangiare i cereali.
<<pronto per il tuo primo giorno di scuola a Bristol?>>
Mi chiede serena e buona dopo guardandomi oltre la tazza del suo caffé abituale.
Annuisco pulendomi la bocca col tovagliolo guardando poi fuori dalla finestra.
Arrivare a scuola a gennaio è il sogno di tutti...
Dico sarcastico, ma per niente spaventato all'idea.
Che sarà mai, in fin dei conti.
Mi metto poi la giacca, la saluto e vengo a sapere che papà è già uscito per il lavoro.
Ecco perché non l'ho visto...
Mi dico pensieroso chiudendomi la porta alle spalle.
Pochi minuti a piedi e raggiungo la mia nuova scuola.
Benvenuto Andy...
Mi dico stranamente tranquillo varcando il cancello e poi il portone.
Mi dirigo verso la segreteria dove mi viene dato il mio orario.
Guardo la donna bassa e molto, molto buffa dietro il bancone sorridendole gentile.
La vedo arrossire e rido tra me e me.
Beeeene....
Mi dico uscendo dalla segreteria e cercando le scale per salire fino al secondo piano.
Trovo la mia classe e rabbrividisco all'idea di dover seguire due ore consecutive di letteratura inglese.
Questa è cattiveria...
Penso chiedendomi se fosse legale far fare agli studenti due ore consecutive di pura noia.
Le lezioni sono già cominciate da un paio di minuti quando busso alla porta ed entro.
Salve...
Dico guardando l'insegnante aggrottando poi le sopracciglia nel vedere una strana strana tinta arancione girasole di capelli.
Mi avvicino a lei, consegnandole il mio foglietto di presentazione.
<<oh.... Oh!>>
Dice alzandosi in piedi dalla cattedra guardandomi diverse volte, passando lo sguardo da me al foglio.
<<sei nuovo...>>
Wow, questa è un genio...
Penso ridendo tra me e me, annuendo alla sua domanda per poi scrollare le spalle.
<<bene...
Si, bene.... Trovati un posto a sedere...>>
Mi dice un po' tremolante tornando a sedersi.
E allora rivolgo per la prima volta lo sguardo alla classe.
Tante ragazze quanti ragazzi.
Cerco un posto in cui non dare troppo nell'occhio e mi stupisco nel trovarne uno in ultima fila, all'angolo.
Mi siedo, tiro fuori un quaderno e una penna e torno a guardarmi in giro.
Carine le inglesi...
Penso osservando ogni ragazza..

nemmeno è entrata che già spiega e si lascia trascinare dalla ''interessante lettura'' che stiamo affrontando in questo nuovo semestre.. peccato che per me tanto interessante non sia, visto che nella mia menta tanti blablabla si figurano intorno a lei..
bussano alla porta, e spero tanto che sia il preside con un mandato del primo ministro che annulla l'ultimo anno di college,regalando a tutti il diploma.. daaaai Zoe, pochi mesi e tutto sarà finito!!
come non speravo, forse meglio o forse peggio, ad entrare è un ragazzo, abbastanza carino, anzi, permettetemi di correggermi, taanto carino, che ovviamente, come è solito fare in questa scuola, è accolto in maniera per niente carina..
insomma prof.. nome, cognome, numero di telefono, indirizzo, vita privata?
tutti cominciamo a squadrarlo da testa a piedi, e tutte le oche della classe cominciano a regalargli occhiatine e sorrisetti finti, nella speranza di fare da subito colpo, mammamia ragazze.. vogliamo dare inizio ad un casting?
però, quanto sono rompipalle oggi! e poi, anche io lo sto guardando!! si siede nella fila dietro la mia, e trovandomi ancora a fissarlo gli sorrido per poi voltarmi a ''prendere appunti'', che per me sta a scarabocchiare e disegnare..

Ok. Ora smettetela di fissarmi.
Penso guardando i vari volti delle ragazze che mi guardano, soffermandomi poi su una biondina dall'altra parte dell'aula.
Mi sorride per poi tornare a scrivere chissà cosa sul suo quaderno.
Le sorrido a mia volta e poi abbasso lo sguardo sul mio foglio ancora bianco.
Ci scrivo la data, tanto per scriverci qualcosa e poi sollevo lo sguardo per osservare la prof.
Guardo poi la ragazza del banco di fronte al mio che si sporge sul mio, con la matita infilata in modo sensuale tra le labbra piene.
<<allora come ti chiama, straniero?>>
Mi chiedo sfilandosi la matita dalla bocca ed inarcando un sopracciglia.
Le sorrido per non ridere in faccia del suo buffo accento inglese, per poi rispoderle con un semplice Andy...
<<benvenuto, Andy..
Io sono Lexie..>>
Mi dice presentandosi mentre ancora continua a studiarmi.
E lo faccio anch'io a mia volta e il mio sguardo non può che ricadere sull'ottima scollatura che offre la sua maglia sul suo seno.
Torno poi a guardarla e sogghigno quando lei mi sorride, per poi tornare a guardare la prof.
Scuoto piano la testa, tornando poi a guardare la biondina, intrigato dal fatto che lei sembra del tutto indifferente..

sento le due pettegole per eccellenza dietro di me, creare situazioni per conoscere il nuovo arrivato e inventare modi per ''accoglierlo come si deve'' certo, placcarlo e chiedergli vita, morte e miracoli suoi, della sua famiglia..''potremmo aspettarlo dopo letteratura ed accompagnarlo a fare un giro di tutta la scuola, per poi prendere un caffè oggi pomeriggio ed uscirci insieme stasera!'' sento dire dalle stesse, scoppio a ridere e non posso fare a meno di replicare
ragazze, vi prego, posso essere la damigella del vostro matrimonio? dico girandomi all'indietro, verso i loro banchi, ma ricevendone in cambio solo occhiatacce, mi rivolto in avanti vedendo che la prof mi sta fissando..grandioso penso, vedendo che è appena appena incazzata, ''allora signorina Weth, cosa c'è di così tanto ilare nella mia lezione..?''
mmm.. della sua lezione nulla, anzi.. esordisco sparando le poche cose che avevo sentito dire durante tutte le lezioni.. ''bene Zoe, bene..'' ottengo come risposta, dalla svampita della situazione
vi consiglierei un pranzo accattivante in mensa, stesso dopo, un approccio facile e rapido, non vi pare? dico alle pettogole dietro di me esibendo un sorriso smagliante e un occhiolino, nella speranza che queste due ore passino in fretta..

Zoe...
La biondina si chiama Zoe...
Penso guardandola e sorridendo per il modo in cui risponde alla prof, inarcando un sopracciglio quando le narra tutte le cose che lei ha detto.
L'osservo poi mentre parla alle ragazze dietro di lei, che per tutta risposta, non appena la biondina si volta, le sparano un bel dito medio.
Rido piano, coprendomi la bocca con le labbra, per poi cominciare a disegnare una casa un po' sbilenca sul mio foglio.
Mi volto poi verso le due ragazze notando il loro sguardo addosso a me.
Wow... non c'è limite alla decenza...
Penso vedendo che nonostante tutto continuano a guardarmi.
E nemmeno mi piacciono...
Mi dico scrollando le spalle, per poi osservare ancora una volta la biondina.
Sembra un po' fuori luogo in una classe con così tante ragazze..come dire..aperte...
Cazzo di aggettivo è "aperte"??!
Finisco la casetta per poi farci un bel prato e un albero tutto storto.
Che artista, Andy...
Mi dico scarcastico, passandomi le mani sul volto..

blablablabla continua a risuonare nella mia testa ogni sacrosanta parola della professoressa.. comincio a disegnare una sua caricatura.. un tondino con una buffa giacca viola con delle righe arancioni e dei quadratini rosa, gonna rigorosamente abbinata, taieur di chissà quale epoca!! le disegno sulla faccia un ghigno sensuale, e davanti a lei dietro ad un banco ci disegno il nuovo arrivato, impaurito ed esasperato allo stesso momento, chissà quali saranno le sue impressioni.. di sicuro, se fossi in lui vorrei solo fuggire al più presto!! Mi volto per vedere cosa indossa, giusto per aggiungere dettagli al mio disegno indecifrabile, che ha un senso solo ai miei occhi.. noto che mi sta guardando, quindi scuotendo la testa appallottolo il foglio e lo ficco in borsa prima che possa essere sputtanata dal branco di coglioni che mi circonda
''allora fata turchina..'' dice rivolgendosi a me David, per l'appunto il mio vicino di banco, per oggi.. ah sì, l'appellativo ''fata turchina'' mi è stato designato da quando ho aggiunto la piccola fascia di capelli blu al lato della mia testa.. ''è mai possible che il tipo nuovo non ti piace? insomma.. tutti lo stanno divorando con lo sguardo e aspettano di conoscerlo, e tu no bambolina?'' finisce la frase con uno dei suoi sorrisi sghembi, nella speranza di fare colpo lo sai che non mi fermo alle apparenze, come vorresti che fosse, lo vedi Simon, là davanti? sebbene non sia la persona più bella.. è interessante!!
e quasi come a zittirmi, il suono della campanella interrompe la conversazione, io rido e metto fuori gioco David, che chiede di uscire fuori dall'aula con la scusa di 'andare in bagno', sebbene tutti sappiano che è solo un'occasione per assistere al cambio dell'ora e a provarci con le più bone, ah! vecchio marpione, non cambierà mai!!
noto con non molto piacere che la Prof ha ricominciato a guardarmi, quindi ritornata seria, la fisso a mia volta, aspettando che distolga lo sguardo per prima, per poi stravaccarmi sulla sedia in modo del tutto scomposto e annoiato

Andy, sai potresti ascoltare la lezione per davvero...
Si, ma non ho palle...
Mi volto di nuovo verso la biondina quando mi sento i suoi occhi addosso e sorrido vedendola agitarsi, per poi cacciare nello zaino un foglio.
Che carina...
Penso sereno guardandola poi chiaccherare con un ragazzo.
Mi guardo poi attorno sentendomi ancora troppo fissato, per poi ritrovarmi gli occhi di un ragazzo addosso..
No, no bello..
Mi dispiace, ma tu non mi interessi...
Gli faccio capire voltandomi subito verso una ragazza.
Le sorrido gentile per poi tornare al mio meraviglioso dipinto.
Alzo gli occhi quando la ragazza di fronte a me di nuovo si volta con un foglietto in mano.
<<sabato sera c'è una festa a casa mia..>>
Mi dice con fare sensuale lasciando il foglio sul mio banco.
Lo apro trovandoci dentro il suo indirizzo e il suo numero di telefono.
<<ovviamente tu sei invitato..>>
Aggiunge facendomi l'occhiolino.
Chi altro ci sarà?
Le chiedo guardandomi in giro.
<<devo ancora dare gli inviti agli altri.. E comunque di questo corso inviterò tutti..>>
Dice per poi voltarsi quando la prof la richiama.
Sorrido mordendomi il labbro inferiore voltandomi verso la biondina.
Buono a sapersi....
Penso guardandola e tornando poi al mio foglio.

<<per la prossima volta, ragazzi, credo che faremo un test in classe, o un saggio, ancora non so..>>
coooosa? il semestre è appena cominciato, perché non prenderci una bella pausa didattica??
tutti cominciano a lamentarsi e di tutta risposta la prof chiama proprio le due ragazze dietro di me, per una bella interrogazione su tutto il programma svolto fino ad ora.
ci sarà da divertirsi!!!
comincio a seguire l'interrogazione con attenzione e rido alle battutine dei compagni riguardo la loro preparazione..
vedo Emma sfrecciare in uno dei posti liberi dietro di me, mi volto verso di lei ed afferro sorridente il bigliettino che mi tende, ne lascia di uguali sui banchi di tutti e poi se ne ritorna a posto, sorridendo sempre in modo ebete allo sconosciuto nuovo arrivato..
mi appoggio con le spalle al muro, girandomi di lato, e apro il foglietto immancabilmente rosa di Emma.
Festino random, sabato, casa mia alle 21.
ecco cosa recita..
mi giro indietro per farle un occhiolino di conferma..
tiro fuori dalla tasca il cellulare per controllare l'ora notando piacevolmente che mancano circa una ventina di minuti alla fine della lezione.. noto anche che mi è arrivato un messaggio:
Dovevi prepararmi la colazione, stronza!
rido leggendo l'sms di Cory, che sicuramente avrà fatto tardi a lavoro..
In realtà ero andata a comprartela, ma poi sono stata rapita e..non ce l'ho fatta!
le rispondo sorridente, invio il messaggio e rimetto il cellulare in tasca, cominciando a pensare a cosa indossare per la festa di Emma..

Sbarro gli occhi quando la professoressa annuncia che ci sarà un test..
Ma che diavolo?
E' il primo giorno del secondo quadrimestre!
Io nemmeno so cosa hanno fatto fino ad ora!
Penso guardandola sbalordito.
Sorrido nel sentire l'intera classe lamentarsi per poi vedere le due ragazze di prima uscire fuori alla cattedra.
Guardo poi la ragazza di fronte a me spostarsi e andare dietro la biondia.
Le guardo interessato per poi sorridere alla ragazza quando ritorna al suo posto.
Sposto lo sguardo poi, ancora una volta sulla biondina, per vederla fare l'occhiolino alla ragazza.
Aggrotto le sopracciglia quando la trovo a sorridere al telefono, leggendo chissà cosa...
Scrollo le spalle chiudendo il quaderno e sistemando comodo sulla sedia.
Pochi minuti dopo la campanella suona, le due ragazze vengono lasciate senza voto e tutti quanti si tuffano fuori dalla classe.
Lento rimetto tutto nello zaino per poi tirare fuori l'orario.
<<hey... Che cos'hai adesso?>>
Mi chiede la ragazza davanti a me.
Biologia...
Le dico continuando a fissare l'orario.
<<oh, peccato io francese...
Se ti serve saperlo, l'aula di biologia è su questo piano..
Vai a sinistra appena esci e poi prosegui dritto..
E' la terza porta...>>
Mi dice con un sorriso smagliante.
Grazie mille...
Le dico gentile, lasciandola poi dopo averle fatto l'occhiolino.
Esco quindi dall'aula e seguo le sue indicazioni trovando per fortuna subito l'aula.
Mi siedo nella fila in mezzo, nel posto vicino alla finestra, spostando lo sguardo quando vedo alcuni studenti entrare..
Dai siamo alla terza ora...
Ancora una e si pranza...
Penso sentendo il mio stomaco lamentarsi.
Come sempre...

non appena suona la campanella mi fiondo fuori dalla classe, devo raggiungere l'aula magna, al primo piano: lezione di storia
menomale che almeno il professore è affascinante!!
nel corridoio dove ci sono tutti gli armadietti trovo il solito mio gruppo di amici, li saluto velocemente, poi vado in classe
qui non ci sono banchi, ma sedie munite di tavoletta/scrittoio..
questo corso è abbastanza affollato, butto sempre l'occhio alla porta ogni volta che si apre, magari ha l'ora di storia anche quello nuovo!!
ma come? non te ne è importato per due ore di fila e ora vuoi vedertelo entrare in classe?
<<buongiorno ragazzi>> tossisce annunciandosi il professore.. la sua voce mi distrae dai miei pensieri e mi volto a guardarlo
perché, cazzo, non ho un padre così?!?
tsk.. e dire che il mio dovrebbe essere un attore..fanculo!
mi ritrovo a pensare dopo i primi minuti di lezione..
questa credo proprio di doverla seguire, dato la non buona situazione sentimentale che abbiamo, io e la storia. Così prendo un quaderno e comincio a prendere appunti
mmmh.. dopo mi sa che devo posare qualcosa nell'armadietto!!
mi dico, notando che ho il libro di fisica ma non quello di francese, che dovrei avere nell'ora dopo..

No, la biondina qui non c'è.
Ci sono però le due ragazze che erano sedute dietro di lei.
Una delle due mi si siede vicino.
<<ciao, io sono Hayley...>>
Mi dice gentile con un bel sorriso.
<<e io Lauren...>>
Aggiunge l'altra, dal banco di fronte al mio.
Andy...
Dico loro con un bel sorriso per poi spostare lo sguardo sul professore non appena entra.
Almeno questo è normale.
Durante tutta l'ora non accenna nemmeno una volta a test, verifiche o interrogazioni.
Per oggi ci spiega soltanto quel che faremo nel secondo semestre.
Questo mi piace...
Mi dico osservando la sua aria rilassata.
Infatti l'ora passa in fretta, non ho nemmeno il tempo di guardare l'orologio che la campanella suona.
<<allora ci sarai alla festa, sabato sera?>>
Mi chiede Hayley guardandomi curiosa.
Si, penso proprio di sì...
Le dico, sereno e tranquillo.
<<perfetto allora... Ci vedremo anche lì...>>
Mi dice per poi uscire dalla classa.
L'osservo divertito, trovandola molto carina e simpatica.
Che giorno siamo oggi?
Mi chiedo cominciando a pensare.
Giovedì...Giovedì, venerdì, sabato...
Mancano tre giorni alla festa...E sono già tutti così eccitati...
Mi dico divertito uscendo dalla classe e tirando fuori l'orario.
Francese... Aula C...
Mi dico cominciando a vagare per il secondo piano, per poi trovare l'aula al primo piano.
E anche qui vado a sedermi nella fila in mezzo, nel posto vicino alla finestra.
Almeno se voglio distrarmi ho cosa guardare...
Tiro fuori il telefono e mi trovo un sms di uno dei miei vecchi amici di manhattan...
Cristo quanto mi mancate...
Penso leggendolo, sorridendo, e poi rispondendo...

DRIIIIN
cooosa? perché l'ora è già finita? piagnucolo nella mia mentre mentre lentamente ripongo tutto in borsa..
sono già usciti quasi tutti e i corridoi pullulano di studenti modelli e non.
arrivo davanti al mio armadietto, pesco la chiave dalla borsa e lo apro, posandoci dentro tutti i libri e prendendo solo quello di francese, mi do un'aggiustatina guardandomi allo specchietto che ho attaccato sulla porticina dell'armadietto, lo chiudo e vado via..
cazzo, è tardi!
penso non appena vedo che i corridoi sono vuoti meglio che mi sbrighi..
arrivo davanti alla porta dell'aula di lingue dell'ultimo anno, busso..Poi apro lentamente la porta
mi scusi per il ritardo
dico, per poi accorgermi che l'aula è già piena, e che l'unico posto libero è proprio nella fila centrale vicino a.. vicino a quello nuovo!!
manco avesse la lebbra, chissà come mai nessuno gli rompe in quest'ora..
penso sarcastica, poi accorgendomi che la classe di francese è maggiormente composta da ragazzi.
mi dirigo veloce verso quell'unico posto vuoto e mi siedo, poggio la borsa a terra e gli sorrido, per poi ''seguire'' la lezione

La lezione comincia e mi stupisco nel ritrovarmi in banco da solo.
Beh... E' normale...
Sono l'ultimo arrivato...
I gruppetti si son già formati ormai...
Poi la porta si apre lentamente e la testa della biondina sbuca fuori.
Sorrido divertito guardandola poi mentre cerca un posto libero.
La imito e mi accorgo che l'unico posto vuoto è quello accanto a me.
Così lei mi si avvicina, un piccolo sorriso, e poi presta attenzione alla lezione.
Come al solito anche qui il professore fa l'appello.
Al mio turno alzo la mano per poi tornarmene comodamente seduto.
Si alza poi e ci consegna a tutti delle schede con un testo in francese.
<<oggi, per non impegnarci troppo, faremo soltanto degli esercizi di lettura e pronuncia...>>
Ci dice passando per i vari banchi.
<<ultimo arrivato, perché non cominci tu?>>
Mi chiede gentile.
Gli sorrido annuendo, per poi cominciare a leggere con una pronuncia perfetta e un buon ritmo.
Poi gli dirò che mia madre è francese, prometto...
Mi dico tra me e me, cominciando a sentirmi leggermente osservato dal resto della classe....

Andy Torwell.. Andy Torwell?? Andy Torwell!!! ecco come si chiama!!
rispondo sempre per 'ultima all'appello ed è così ormai sin dai tempi delle elementari!!
esercizi di lettura.. che figura del cazzo!!
mi dico, sapendo benissimo che me la cavo col francese, ma in quanto a pronuncia..
e il primo è proprio l'Andy Torwell, il tipo nuovo..
non appena comincia a leggere un espressione meravigliatissima e allo stesso tempo disperata si forma sulla mia faccia, ma.. ma legge perfettamente!!
continuo a fissarlo basita fin quando il professore non mi dice di continuare a leggere..
scuoto la testa e metto a fuoco le parole scritte sul foglio, ancora con gli occhi sbarrati..
non mi viene da pronunciare niente, insomma.. dopo di lui si sfigurerebbe addirittura Sarcozy!
fatti forza, devi solo leggere!!
comincio a leggere fluidamente cercando di scandire comunque bene le parole.. pochi righi, fortunatamente, qualche domanda e poi via, che legga qualcun altro..
sei francese?!?
gli chiedo, voltandomi dalla sua parte continuando ad avere ancora la stessa espressione sbalordita di prima.. poi mi ricordo che il nome è inglese, e che quindi la mia è una domanda più che stupida ma beh.. domandare è lecito, no?
magari è nato qui ma poi è cresciuto in qualche località...
suvvia Zoe è solo una domanda, da dove esce tutta questa paranoia?