adoro il parco acquatico...-.-"

Avevo sempre detestato i parchi acquatici,li avevo sempre ritenuti infantili,e sinceramente nemmeno io sapevo bene il perchè. Ma,quasi fosse uno scherzo del destino,quel giorno mi costrinsero a mettera piede lì dentro,contro la mia volontà. Era per il compleanno di uno che frequentava storia con me al college,anche se a me,sinceramente,di lui non me ne fregava proprio un cazzo. Anzi,ancora mi chiedo perchè mi ha invitata,visto che in tutto un anno ci siamo detti si e no un "ciao"...ma,vabbè. E poi non mi piaceva molto la gente che aveva invitato,tutti troppo perfettini per i miei gusti. Feci il regalo in comunità,almeno ci avrebbero pensato gli altri. Stesi il mio telo su un lettino vicino alla piscina principale,lo schienale rialzato ed io comodamente appoggiata,mentre gli altri si divertivano ad andare sugli scivoli. Avevo un costume rosso,normale,due pezzi. I miei RayBan che mi comprivano gli occhi dal sole. Dalla borsa tirai fuori uno spinello,qualcosa di leggero. Me lo accesi ed iniziai a gustarmelo guardando il parco da dietro quegli occhiali marroni.

cristo-che-palle.
secondo me, se solo passasse una balenottera che ci provasse, io ci starei.
insomma.. vi siete guardati intorno? che schifo di gente! e per di più in costume! nessuno-di-fisicamente-potente.
vedo un gruppo di gente arrivare, li osservo bene, uno ad uno, tutte cozze e figli di papà, e sapete cosa? si sono piazzati proprio dietro il mio telo. la disperazione invade il mio corpo, un paio di vasche, e mi riguardo intorno, deciso ad andarmene se nessuna di interessante è arrivata. mi giro, ed uno sguardo, solo uno, basta a riconoscerla. la più bella scopata della mia vita.
cristo! abbiamo rivisto e ripassato il kamasutra e anche altro!
è in questi momenti che comincio a pensare che dio esiste.
mi avvicino al bordo, davanti al mio posto, e anche al suo..
metto le mani sul bordo, e faccio forza sulle braccia per tirarmi su, sento l'acqua scivolare via, mi aggiusto i capelli e mi stendo sul mio lettino, ad una spanna da quello della bionda.
salve le dico con voce bassa e guardando un punto davanti a me. mai sentita la sua voce, solo gemiti, quella notte.

Eric era fuori città,e Nicole era chissò dove a scoparsi chissà chi,non avevo nessuna scusante per abbandonare quell'inferno di noi. Ma cristo...nemmeno uno decente con cui chiudere in bagno e passare almeno dieci minuti in modo decente. Oltre gli occhiali scuri continuavo a squadrare qualsiasi persona,uomo o donna,mi si parasse davanti. Di tanto in tanto schioccavo qualche sorrisetto malizioso,ma nulla di più,nessuno che attirasse particolarmente la mia attenzione da farmi alzare da quel maledetto lettino. Continuai a fumare il mio spinello con noncuranza,gustandomelo fino all'ultimo tiro. Lo spensi per terra solo quando fui sicura che non ne sarebbe andato sprecato nulla,niente. Stavo per alzarmi dal lettino decisa ad andarmene,anche se mi sarei beccata i peggio insulti,quando un ragazzo,uno solo,catturò particolarmente la mia attenzione. Il mio viso non fece trapassare nessuna emozione,solo lo scrutai dietro gli occhiali. Santi occhiali da sole! COn gli occhi seguì i suoi movimenti,ed un leggero sorriso soddisfatto a labbra serrate si fece strada sulla mia bocca quando notai che il suo lettino era distante una spanna,si e no,dal mio. Ovviamente l'avevo riconosciuto,anche se non ci avevo mai spiccicato parola. L'unica cosa che mi ricordavo era che era un grande scopatore. Decisamente un grande scopatore. Ho l'impressione di averti già visto... Gli dissi spiccia,senza girarci troppo attorno,guardando un punto fisso davanti a me. Si,l'avevo riconosciuto,ma non avevo la più pallida idea di come si chiamasse. Poco male.

eh beh, eccome se mi hai già visto bellezza.
chissà perchè, ma ho la stessa sensazione! le dico sfoderando un mezzo sorriso soddisfatto, continuo a non guardarla, mentre da steso mi passo un asciugamano sul corpo, per asciugare le gocce che mi coprono ancora.
una strana voglia si accende in me, che per una volta non è quella di fare sesso, o meglio, so che sotto sotto c'è anche quella, ma.. credo che quell'altra sia la voglia di conoscerla, perchè di sicuro non me la scoperei di nuovo senza sapere il suo nome.
beh, visto che so che questo posto non è per i tipi come noi.. che ne dici di andare a prenderci qualcosa al bar?

Sentivo il calore del solre bruciarmi la pelle,colorandola di scuro. Accennai un leggero sorriso divertito quando mi disse che aveva la mia stessa sensazione. Già,lo immaginavo. Difficilmente potrò scordarmi quella scopata. Dio,è stata così...così...così perfetta! Sospirai,lanciandogli ogni tanto qualche occhiata da dietro gli occhiali da sole. Di punto in bianco mi squillò il cellulare: un messaggio. Roteai gli occhi al cielo. Contrassi gli addominali tirando così su la schiena,finendo seduta con le gambe stese. Presi il cellulare dalla borsa. Storsi la bocca quando lessi di chi era: Nicole. Che cazzo vuole adesso? Pensai seccata prima di leggere il messaggio. Lo lessi di sfuggita,velocemente. Roteai gli occhi al cielo. Lo gettai nella borsa senza nemmeno risponderle,che se li risolvesse da sola i suoi problemi,non potevo starle dietro in continuazione. Voltai di scatto la testa verso il ragazzo quando lo sentì parlare. Rimasi un pò perplessa quando mi chiese se volessi prendere qualcosa al bar,con lui. Ok. Risposi semplicemente con un alzata di spalle. Mi alzai dalla sdraia mettendomi i miei pantaloncini di jeans rasoculo e la canotta bianca. Ai piedi le infradito. Presi la borsa,con il telo dentro, tenendola sull'incavo del gomito sinistro,aspettando così il ragazzo.

noto con altrettanta soddisfazione che la bella bionda alla mia proposta comincia a prepararsi, le vorrei tanto dire che non sto per portarla in un bar di 'lusso' ma semplicemente al bancone della piscina.
mi alzo sorridente, e infilo gli infradito, per poi raggiungerla e cominciare a camminare al suo fianco.
per la prima volta entro oggi, mi giro a guardarla, cristo che donna. una tostona pura.
Gale. le dico di punto in bianco distraendomi dalle sue tette e dal suo fisico mozzafiato.

Non mi fidavo a lasciare la roba lì,incostudita. Non navigavo di certo nell'oro,quindi quello che avevo me lo dovevo tenere ben stretto. Camminammo fino al bar del parco. Corruggai leggermente la fronte guardando la gente da cui era frequentato. Tutte quelle famiglie felici...tutte delle grandissime stronzate. Mi riscossi solo quando sentì la voce del ragazzo,ancora. Lo guardai perplessa,e solo allora mi resi conto che molto probabilmente mi aveva detto il suo nome. Gale,se non avevo sentito male. Gli schioccai un sorriso a labbra serrate per poi presentarmi. Ashley. Dissi il mio nome,per poi rivolgere la mia attenzione alla ragazza dietro il bancone. Un succo all'arancia. Le dissi. Non volevo iniziare subito con l'acool,per quello ci sarebbe stato tempo poi.

ooh ecco svelato l'arcano! Ashley!
maccome? un succo d'arancia? ti facevo più la tipa da vodka immediata. cazzo Gale, questa non parla nemmeno, e se fosse un pacco? Cazzo, e se l'altra volta mi è andata bene perchè era totalmente strafatta?
birra ordino per conto mio.
non ti facevo tipa da succo d'arancia le dico sorseggiando la mia pinta e sorridendo sotto i baffi.

Presi il mio bicchiere con il succo all'arancia. Guardai per un secondo il contenuto. Ma chi volevo prendere in giro...No,ci avrei messo un pò di vodka che avevo in borsa. Si,me ne portavo sempre un pò dietro...E poi non credo che ad un parco acquatico servino la vodka...Mi sedetti ad un tavolo,davanti al ragazza. Appoggiai il bicchiere sul piano,la borsa a terra,vicino ai miei piedi,e gli occhi sulla tesa in mezzo ai capelli biondi. Allungai un braccio nella borsa,tirandone fuori una piccola bottiglia di plastica piena di un liquindo trasparente,quello che aveva tutta l'aria di essere acqua. Dubito che in posti come questo vendano la vodka... Gli risposi con un leggero sorriso sghembo,verando un pò di quel liquindi nel succo.

sorrido a denti stretti, e prima di scoppiare in una grossa risata, porto il collo della bottiglia alle mie labbra e comincio a bere La ragazza dalle mille risorse.. dico più tra me e me che a lei, poi mi riporto la bottiglia alla bocca, ricominciando a tracannare birra, cristo che bello, sentire questo lussurioso liquido scivolarmi fresco in gola.
c'è silenzio, cosa che non ci aiuta a ''rompere il ghiaccio'', ma cazzo! certo che noi facciamo le cose al contrario! prima si scopa e poi dopo giorni, mesi! ci sono le presentazioni..
come biasimare le persone anziane che dicono che la gioventù d'oggi fa cagare?
beh, ma va a cagare anche tu Gale, con i tuoi discorsi pseudo fondati sul nulla.
come mai qui? esordisco fissando una cameriera davvero non male..

Schioccai la lingua alla sua affermazione,agitando il contenuto del bicchiere in modo che la vodka si mescolasse bene con il succo all'arancia, Ne bevvi un sorso per sentire come fosse: perfetta. Continuai a sorseggiarla guardando un punto fisso oltre la testa del ragazzo. No,quel silenzio non mi piaceva per niente,ma il silenzio non mi piaceva proprio in generale...mi metteva angoscia. Solo la voce del ragazzo mi riportò alla realtà. Scossi appena il capo,guardandolo con fare confuso con un sopracciglio sollevato. Stavo per rispondergli,ma notai che lui proprio non mi prestava attenzione. Voltai il capo per vedere che cosa stava guardando il ragazzo. Una cameriera alquanto carina. Poco male. Solo dopo riportai la mia attenzione su di lui. Mi chiusi nelle spalle con noncuranza. Mah...sono quì per un compleanno... Dissi con una leggera smorfia di dissenso. E tu? Gli chiesi fissandolo in viso,continuando a sorseggiare il mio succo corretto.

seguo con lo sguardo il bel culo della cameriera finchè non lo vedo scomparire fuori.. mi ritrovo a compiere il gesto del momento, ovvero quello del bere birra, e con lo sguardo cerco ancora qualche bella gnocca su cui poter fantasticare per qualche momento.
poi la bionda parla, e mi ritrovo a guardarla ancora con la bottiglia alle labbra, roba pallosa.. le dico di tutta risposta per quanto riguarda i compleanni..
mah, faceva troppo caldo, e quindi sono venuto qui a rinfrescarmi e non solo metereologicamente parlando, bambolina. sapessi quante belle ragazze che ci sono qui! e affogo questi pensieri meglio non espressi ancora con dei sorsi di birra..

Ascoltai il ragazzo sorseggiando quel succo all'arancia corretto. Aggrottai leggermente le sopracciglia ritorvandomi a riflettere sulla parola "rinfrescarmi". Beh,detta da un tipo come lui poteva avere un sacco di significati,ma sicuramente tutti legati al sesso...e a cosa,se no? Accennai un leggero sorriso divertito soffocando un sospiro. Posso immaginarlo... COmmentai come se stessi parlando da sola,fissando il contentuto del mio bicchiere. Solo poi lo rialzai sul ragazzo. E ti sei "rinfrescato" abbastanza? Gli chiesi con un che di provocatorio,attaccando poi le mie labbra al bordo del bicchiere,senza mai però staccare gli occhi da lui.