Nationals

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Nazionali.
Terza volta.
Voglio vincere, c'è poco da fare o dire.
Le ultime due settimane sono volate. Andate via. In un soffio.
Il corpo è allenato al massimo. La mia prestazione non potrà che essere migliore delle ultime due edizioni.
Devo metterci tutto l'impegno possibile.
Quest'anno per me ci sono anche gli europei, se passo.
Non posso perdere.
Prima parte della manifestazione. Corsa maschile.
E' il loro turno.
Prima per i 100 metri. Poi per i 200. Infine i 500.
Io vago su e giù per i corridoio.
Sola. Perché prima delle gare ho bisogno di star da sola.
Una coda alta. Mani sui fianchi.
Respiro piano, lentamente. Non sforzo troppo i polmoni. Non per ora, perlomeno.

sono passate due settimane dall'ultima volta in cui l'ho vista...
a casa mia, a medicarmi...
le mie mani ora erano quasi guarite, niente più bende, solo molte croste e pelle arrossata e nuova, preferivo tenerle in tasca comunque, non erano ancora un bello spettacolo...
ero partito due ore prima per arrivare in tempo e tramite le mie conoscenze non mi ci erano voluti biglietti, avevo ricevuto il pass...
volevo vederla, non sapevo se per curiosità o per voglia, sapevo solo che oggi volevo vedere se avrebbe realizzato il suo desiderio di vincere...
incontrai molte atlete nei corridoi che davano l'accesso al campo, ma lei non c'era...
eppure mi ero informato e lei era tra i partecipanti...
quando svoltai un angolo mi fermai...
era lì, agitata e bella come sempre a fare avanti e indietro per concentrarsi...
posai la spalla alla parete fermandomi a guardarla con le mani in tasca, senza disturbarla, aspettando che si accorgesse di me...

Eddai.
Un'ora. Devo aspettare soltanto un'ora.
L'ora più lunga della mia vita, ora che gli europei sono così vicini...
Sospiro guardando il pavimento mentre cammino su e giù.
Dopo non so quando tempo alzo lo sguardo, e quando mi volto, sussulto.
Luke....
Bello. Con l'aria misteriosa, mentre se ne sta appoggiato alla parete, guardandomi da lontano.
Le mani in tasca. Chissà se sono guarite.
Spero non ci siano più macchie di sangue in giro.
Mi avvicino lenta a lui, chiedendomi il perché si trovasse si.
Quando mi ritrovo di fronte a lui, mi passo la lingua tra le labbra nervosa e confusa.
C-c-ciao..
Dico, ritrovandomi balbettante, grattandomi la fronte e guardandolo negli occhi.

risi tra me sentendola parlare da sola, continuai a guardarla agitarsi e poi finalmente alzò gli occhi...
non potei fare a meno di sorridere della sua sorpresa nel trovarmi lì...
la guardai avvicinarsi, lenta e nervosa...
ciao...risposi con voce bassa e roca...
rimasi in silenzio a gustarmi il suo dolce imbarazzo e il suo bel viso tirato per l'ansia...
bè non potevo non venire a vederti...dissi come se fosse ovvio...
e in realtà per me lo era...
mi aveva aiutato quando avevo avuto bisogno e ora, in quel momento così importante per lei pensavo che forse potesse farle piacere che ci fosse qualcuno a vederla...
e...insomma...
come va?le chiesi anche se era ovvio come si sentisse ora...

Sorrido alle sue parole, ritrovandomi ancora più imbarazzata.
Oh.. Grazie..
Ehm...b-bene..
Dico grattandomi la nuca, nervosa.
Voleva vedermi...
Sapeva che sarei stata qui ed è venuto qui per me...
E rimaniamo in silenzio per non so quanto tempo prima che la mia voce torna a farsi sentire.
Corro tra un'ora..
Gli dico dondolandomi e incrociando le braccia al petto.
E non so perché sono così agitata...
Aggiungo inarcando il sopracciglio guardando il pavimento, per poi sollevare lo sguardo su di lui.
Insomma...
L'ho fatto altre due volte... Ed ho vinto in entrambe..
Eppure sono agitata come non mai...
Gli dico, morendomi poi un labbro.
Sospiro poi, sorridendo bambina.
Perché in realtà so perché sono così agitata...
Quest'anno sarà diverso...
Comincio a dire, ritrovandomi più loquace del solito.
Da quest'anno posso partecipare anche agli europei se vinco...
Prima non potevo perché ero troppo piccola...
Dico leccandomi le labbra eccitata.
Gli europei...

probabilmente perchè gareggerai per le nazionali?...le dissi come se fosse ovvio...
bè ora dopo le tue vittorie ci sono certamente molte speranze e aspettative su di te...
non puoi non sentirne il peso...le dissi certo delle mie parole...
poi la spiegazione la diede lei e inarcai un sopracciglio capendo la sua tensione...
bè allora forza, non puoi certo perdere oggi...le dissi dandole una piccola spallata...
oh, ehm...vuoi che ti lasci sola?...
magari devi concentrarti o scaldarti...dissisollevandomi dal muro...

Sorrido alle sue parole per poi sentirmi imbarazzata per la spallata.
Mi schiarisco la voce e scuoto la testa.
Mi... Mi fa piacere vederti..
Gli dico arrossendo come non mai.
Cioè... Volevo dire...
Di solito mi dà fastidio se ho qualcuno attorno..
Ma la tua presenza non mi dà fastidio...
Gli dico sentendomi ancora le guance in fiamme.
A meno che la nostra chiaccherata non finirà sui giornali...
Allora si, in quel casomi dai fastidio...
Gli dico dimostrando tutto il mio odio per i giornalisti.
Ma non ti vedo con carta e penna...
Ma forse in tasca tieni un registratore...
Dico con una piccola risatina per poi sobbalzare.
Oh!
Come stanno le mani?
Gli chiedo guardandogliele nascoste nelle tasche.

ascoltai le sue parole biascicate con la fronte aggrottata per poi ridere piano...
ok...risposi tirando le mani fuori dalle tasche e incrociando le braccia al petto...
giornalisti?
no, non mi interessa fare scoop...dissi tranquillizzandola...
alla sua domanda sciolsi le braccia e le mostrai i palmi delle mani ancora non guariti...
stanno meglio, ma ci vorrà ancora un paio di settimane perchè tornino a posto completamente...dissi guardando le croste e la pelle arrossata...
allora dobbiamo vagare per i corridoi oppure possiamo sederci da qualche parte?...le chiesi divertito per la sua agitazione...
ah Lupa ti saluta, dice che le manchi...

Mi avvicino un po' di più quando mi fa vedere le mani e una smorfia si forma spontanea sul mio volto.
Capito...
Gli dico sollevando lo sguardo su di lui.
Io credo di non essere capace al momento di star seduta...
Gli dico sincera, scuotendo la testa e guardando poi il grande orologio appeso.
40 minuti... 40 minuti... 40 minuti...
Mi dico saltellando sul posto.
Sorrido poi quando parla di Lupa.
Wow, ho fatto colpo sul tuo cane...
Gli dico ridendo sarcastica, prendendomi in giro...
ovvio perché su di lui non posso certo aver fatto colpo...
17 - 22...

bè allora stiamo in piedi...
magari passeggiamo...dissi iniziando a camminare...
mi ritrovai a sorridere del suo falso entusiasmo per le mie parole...
non solo sul mio lupo direi...le dissi lanciandole un'occhiata...
bè un pò di adrenalina non può ke farti bene ora, quindi beccati questa...pensai ridendo furbo...
allora quando torni a trovarci?...
se vinci oggi sarai parecchio impegnata poi immagino...proseguii verso un distributore e infilai una monetina prendendo una bottiglietta d'acqua per lei e una coca per me...
tieni...dissi porgendole la bottiglia e riprendendo a camminare...

Lo seguo silenziosa, per poi avvampare confusa dalle sue parole.
Che possono voler dire centocinquanta mila cose diverse...
Mi dico annuendo tra me e me.
Ed arrossisco ancora di più nel sentire la sua risata e la sue successive parole.
Ehm.. non lo so....
Gli rispondo per poi annuire alla frase successiva.
Se vinco per i prossimi mesi sarò molto impegnata...
Gli europei si terranno tra cinque mesi...
Gli dico ringraziandolo poi per la bottiglietta d'acqua.
Ma magari ti verrò a svegliare la mattina presto...
Gli dico per poi ridere piano.
Non volevi che ti allenassi per la corsa?
Gli chiedo furba, buttando poi giù un sorso d'acqua.
Magari ormai avrà già ottenuto per conto suo quel certificato che gli serviva...

la ascoltai in silenzio aprendo la mia lattina e iniziando a bere...
inarcai un sopracciglio alle sue parole facendo spallucce...
si, lo volevo...
ma purtroppo ho perso troppi giorni e troppi incontri a causa delle ferite alle mani quindi non ho abbastanza presenze e non posso prendere il brevetto...
dovrò aspettare le prossime selezioni a fine anno...dissi tentando di nascondere la rabbia e il dispiacere...
continuai a bere la mia coca cola ora di pessimo umore al pensiero di aver perso la possibilità di realizzare il mio sogno...

Lo ascolto davvero dispiaciuta per ciò che gli è successo.
Cavolo, mi dispiace...
Davvero...
Gli dico sentendomi triste per lui.
E mi sento male nel vedere il suo volto farsi arrabbiato e triste, seppur tenta di celare tali sentimenti.
Hey...
Gli dico avvicinandomi a lui, parlando quasi sottovoce.
Dai...
Se non è andata questa volta, sarà per la prossima...
Aggiungo con un debole sorriso sulle labbra, sollevandogli il viso.
Gli lascio poi la bottiglietta in mano per allontanarmi di nuovo da lui.
Allungo le mani verso il soffitto, stirandomi bene i muscoli.
Piego poi una gamba e comincio a flettere l'altra, iniziando a stirarmi i muscoli delle gambe.
Passo poi all'altra gamba e sbuffo quando comincio a saltellare nervosa sul posto.
Uffffa...
Dico per poi ridere nervosa guardandolo mentre scuoto le gambe..

già...dissi evitando altri discorsi visto che odiavo essere compatito...
rimasi di sasso quando si avvicinò alzandomi il viso...
lo so, ma avevo bisogno di queso ora...
per potermene andare da qui...
stare via per mesi, solo io e Lupa, a fare ciò che amo e ad insegnarlo ad altri...
e invece devo stare qui, solo, ad aspettare sperando che i mesi passino veloci quando invece nn passeranno affatto...dissi passandomi una mano tra i capelli...
la osservai stirarsi e riscaldarsi davanti a me e sorrisi senza entusiasmo quando sbuffò...
sarà meglio che ti lasci sola ora...
non voglio che tu ti sconcentri, è un momento importante questo...dissi alzandomi...

Lo guardo dispiaciuta, mordendomi l'interno del labbro inferiore.
Altrimenti sarebbe andato via per mesi..
Forse non sono tanto dispiaciuta..
Penso sentendomi in colpa per i miei pensieri.
Mi incanto poi quando si passa una mano tra i capelli e poi annuisco alle sue parole.
Va bene...
Gli dico con un sorriso nervoso.
Tra quindici minuti mi vedrai lì fuori...
Aggiungo con una piccola risatina, altrettanto nervosa.
Eddai India!
Mi sgrido silenziosa, nella mia testa.