Aggrotto le sopracciglia quando nomina la piscina interna, chiedendomi cosa c'entrasse in questo momento.
Saliamo al piano di sopra e timorosa entro nella camera da letto.
Colpita da un'ondata di gelosia mi chiedo quante altre ragazze ci siano entrate, quanti corpi si siano riposati su quelle lenzuola, quanti gemiti avessero assorbito quelle mura.
Annuisco alle sue parole ed entro in bagno.
Appoggio la schiena alla porta e comincio a respirare piano, lentamente.
Mi avvicino poi al gabinetto e mi ci siedo, calando jeans e mutandine.
Prendo poi la scatola e tiro fuori il test.
Ok, Nev...Ora devi fare una delle cose più normali al mondo...Penso sforzandomi e riuscendo solo dopo non so quanti minuti a fare la pipì.
Esco poi dal bagno con il test in una mano.
Mi siedo sul letto, al lato di J.
Lo guardo con la fronte corrugata, sempre più agitata.
Osservo l'orologio.
Ancora pochi minuti...Penso guardando le lancette correre troppo veloci per i miei gusti.
Un lungo sospiro e poi guardo il risultato tenendo la mano di J stretta forte nella mia.
E una lacrima comincia a scendere. Subito ne segue un'altra. E un'altra ancora.
Amore...Dico rabbrividendo e alzando lo sguardo su J.
Sono due tacche...Aggiungo sorridendo incredula e spaventata allo stesso tempo.
Abbandono il test sul letto e porto entrambe le braccia attorno al collo di J.
Oh mio dio...Dico piangendo sempre più forte.