sorrido alle sue parole e lo abbraccio, poi comincio a ridere pensando a ciò che avrei combinato una volta lì dentro. arriviamo davanti all'enorme villetta, le luci sono già spente.
reggimi il gioco Ash, qualsiasi cosa io dica o faccia. Seguimi in qualunque modo. gli dico convinta sempre ridendo, poi lo prendo per mano e comincio a correre verso l'entrata. la porta mi è davanti, e non riesco a smettere di ridere, pesco le chiavi che si sono incastrate nella tasca bucata del pantalone, e infilo quella giusta nella toppa, la giro ed entro trascinandomi Ash dietro, lo faccio entrare per poi sbattere la porta subito dietro di lui.
Sono tornata! urlo davanti alla porta di Mss Crawford, l'unica che si impegna
davvero. Gli tengo sempre la mano mentre saliamo le scale, verso la mia stanza, che è lontana dalla camerata dei bambini.
continuo a ridere, una reazione nervosa, sicuro. Quel povero di Ash non starà capendo un cazzo, già lo so, povero, trascinato di qua e di là. quando arrivo al piano superiore, do un pugno alla porta, come se volessi bussare, poi sento i passi dell'assistente sociale, sbatto Ash al muro e lo bacio, so che prima poi esca e che faccia la solita ramanzina. Eccola che arriva, rido sulla sua spalla, poi mi volto
oh, mi scusi, davvero, che torni pure a scopare io vado a farlo in stanza le dico sorridente e facendo entrare Ash
mi scusi, davvero, ma sa.. la foga aggiungo chiudendo la porta. comincio a ridere e questa volta ho proprio tolto i freni.
e questa è la mia topaia gli dico indicandomi intorno.
prendo un borsone già pieno e lo lancio sul letto di fianco ad Ash,
questo è già pronto, era da un po' che ci pensavo, sai? gli confesso mettendo altra roba nell'altra sacca.
la riempio, la chiudo e la affianco all'altra.
vado a compilare le scartoffie, la cretina non ha chiuso la porta a chiaveesco dalla mia stanza e entro nell'ufficio dell'assistente che è di fronte, spalanco la porta, e ancora una volta, pomicia col direttore.
continuate pure, so cosa e come fare gli dico con un sorrisetto falso sulla faccia.
apro il cassetto con tutto il nostro schedario e tiro fuori la mia cartellina. è piena di fogli, sono qui da sempre, vedo che le due persone di fronte a me che sbaincano, e apro di corsa il fascicolo, e comincio a formare i moduli necessari per l'indipendenza da quel posto di merda. mentre li cerco, trovo una busta. la apro e ci trovo assegni, non ci sto capendo un emerito cazzo, ne prendo uno e leggo il mittente. Agenzie fotografiche. Una lampadina mi si accende e mi illumina le idee
Brutti figli di puttana!! comincio a sbraitare
mi avete nascosto da sempre, questi fottutissimi soldi che ho guadagnato buttando il sangue? aggiungo ulrando ancora di più.
se non mi lasciate andare in pace, vi denuncio. sia per questo dico agitando gli assegni in aria
che per voi dico indicando loro con fare minaccioso. so di non far paura nemmeno ad una mosca, ma cazzo, permettetevi che.. che non lo so nemmeno io!
torno in camera raggiante, ancora ridendo per l'accaduto.
i soldi Ash, i sodi dei miei set! gli dico stampandogli un bacio sulle labbra, poi afferro una borsa ed esco fuori. lui non c'è mai stato qui dentro, e chissà quale cazzo di idea si è fatto.
andiamo, prendi l'altra borsa gli suggerisco prendendolo per mano.
scendo le scale di corsa e mi ritrovo per l'ultima volta nel piccolo salottino d'entrata.
addio stronzi! urlo facendo uscire Ash e sbattendo la porta alle nostre spalle.
gli do un bacio sulla guancia e poi comincio a saltellare,
soldi.. soldi! dico ancora incredula sventolando gli assegni per aria