I like the way you move

Era serata di lavoro. Le ore notturne che passavo in quella discoteca mi facevano credere di essere un'altra persona, non pensavo a nulla, solo a ballare. Dovevo indossare uno striminzito vestito rosso quella sera, corto quel tanto che bastava a coprire a malapena il sedere, scollato e con la schiena scoperta. Erano più i lembi di pelle nuda di quella coperta, ma non mi facevo problemi, stavo benissimo così. La musica era martellante, le luci saettavano frenetiche per il locale, salii sulla pedana dove io e altre ragazze ci esibivamo. Mi lasciai guidare dalla musica, iniziai a ballare senza pensare che fosse lavoro, sinuosa, provocante, mai volgare o esagerata...muovevo i fianchi, scuotevo i lunghissimi capelli corvini e sorridevo...le poche volte che sorridevo era proprio mentre lavoravo perchè i pensieri scivolavano via insieme alle note elettroniche della musica sparata a volumi assordanti.

Decisi di staccare la spina dallo studio e cosi mi recai in discoteca per svagarmi un pò.
Appena entrato mi diressi verso il bancone del bar e ordinai da bere, il locale era affolatto , tutti stavano guardando le cubiste che ballavano delle belle ragazze , presi il mio bicchiere e andai a sedermi ad un tavolo, che era quasi vicino ad un cubo, dove si esibiva una ragazza che era veramente bellissima aveva un semivestito rosso talmente corto che era quasi tutta nuda, aveva i capelli neri, sembrava una dea, mi incantai a guardarla, ballava davvero bene.

Avevo la sensazione di essere osservata, certo è difficile non essere guardata se si balla su un cubo con addosso uno pseudo vestito, però quella volta era diverso, sembrava proprio insistente. Abbassai appena lo sguardo e incrociai quello di un ragazzo seduto ad un tavolo lì vicino. Era in penombra per cui lo vedevo a malapena, ma mi sembrava piuttosto muscoloso e davvero un gran bel ragazzo. Si era incantato a guardarmi, gli sorrisi ballando rivolta verso di lui come se il mio fosse un ballo personale solo per quel ragazzo. In realtà mi piaceva essere guardata e provocare, tutto qui. Notai che aveva un drink in mano, gli feci cenno di avvicinarsi per non farmi urlare e mi piegai verso di lui Che me ne offri uno? gli chiesi con un mezzo sorriso, mi era presa una sete tremenda Non posso scendere gli spiegai. In effetti ci era permesso bere sul cubo ogni tanto, ma non potevamo scendere se non nella pausa concessa ogni due ore.

La ragazza che stavo fissando mi noto' e si giro' a ballare verso di me, si avvicino' si piegò e mi disse < Che me ne offri uno? Non posso scendere > mi disse con un sorriso, io gli porsi il mio e gli dissi Se vuoi ti dò il mio... Non ti ho mai visto ballare qui sei nuova? gli dissi sfoggiando il mio sorriso piu' bello.

Il ragazzo mi offrì il suo drink Beh grazie lo ringraziai con un bel sorriso prendendo il bicchiere che mi porgeva. Ne bevvi un po' e subito mi sentii rinfrescata e dissetata. Mi chiese se ero nuova Eh sì, lavoro qui da un mesetto più o meno...solo nei fine settimana gli spiegai ridandogli il suo drink. Lanciai un'occhiata veloce al mio capo che gironzolava per il locale controllando che tutto andasse bene, era abbastanza distratto da altro per accorgersi che non stavo facendo il mio lavoro. Mi passai una mano tra i capelli Ah comunque io sono Calliope...Callie è meglio mi presentai alzando un po' la voce per farmi sentire oltre il vociare e la musica.

La ragazza prese il mio bicchiere e bevve il mio drink e mi ringrazio'.
Poi disse che era nuova e che abitava li da solo un mesetto Anche io sono nuovo di qui gli dissi, lei si guardava attorno perchè era a lavoro e se la vedeva il capo erano guai, poi alla fine si presento' si chiamò Calliope, ma si faceva chiamare Callie, era un nome strano non lo avevo mai sentito Piacere io sono Kellan, comunque carino il tuo nome... gli dissi, continuai a guardarla sembrava una dea con quei capelli neri corvini.

Kellan. Era un nome particolare quasi quanto il mio, in effetti ripensandoci non l'avevo mai sentito. Gli sorrisi spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, vedendolo più da vicino potevo confermare che era davvero un gran bel ragazzo, niente da dire. Mi disse che anche lui era nuovo lì a Bristol e la cosa mi rincuorò un po', più che altro per il fatto che non sarei stata additata come "quella nuova" e tenuta d'occhio dalle pettegole della zona. Grazie gli dissi riguardo al complimento sul mio nome. Mi rimisi in piedi in fretta dopo aver notato lo sguardo ammonitore del mio capo, sbuffai e tornai a guardare il ragazzo Ti va di ballare? gli chiesi tendendogli la mano per farlo salire sul cubo. Tecnicamente non potevo scendere, ma nessuno aveva mai detto che non potevo far salire qualcuno.

Callie mi chiese se volevo ballare con lei, mi tese la mano per salire sul cubo Beh io sarei un po' timido, ma non posso rifiutare un invita da cosi' da una bella ragazza dissi con un sorriso, gli presi la mano e salii e incominciai a ballare con lei sei molto brava posso farti una domanda?

Accettò il mio invito a salire sul cubo con me ammettendo però di essere un po' timido. Gli sorrisi rassicurandolo Tranquillo, tanto questi guardano me...al massimo ti invidiano gli dissi riprendendo a ballare esattamente come prima, ma questa volta guardando lui e standogli molto vicina visto che lo spazio era pure ridotto. Mi chiese se poteva farmi una domanda Certo acconsentii annuendo e avvicinandomi di più per sentirlo meglio e non dover alzare la voce. Intanto non smisi un attimo di ballare, era una cosa che mi veniva naturale, spontanea, non ci dovevo nemmeno pensare, partiva la musica e il mio corpo iniziava a muoversi senza stancarmi mai.

Presi coraggio e gli chiesi senti sei fidanzata? ecco ci ero riuscito.
Intanto lei continuava a ballare eravamo vicinissimi e quasi lei mi ballava addosso, era troppo carina, e poi si muoveva molto bene.
Un gruppo di ragazzi mi guardavano e parlavano, uno grido' che avevo avuto culo e che voleva esserci lui al mio posto, io sorrisi e continuai a guardare Callie negli occhi.

Mi chiese se ero fidanzata. Domanda lecita, ma se si fosse soffermato un po' a pensare avrebbe capito che sarebbe stata dura per me avere un fidanzato, in primis per il mio lavoro e poi perchè non l'avrei mai invitato a ballare sul cubo con me. Scossi la testa con un leggero sorriso No...non vado matta per i legami gli risposi, ed era proprio così, l'amore fa soffrire inevitabilmente e io avevo già sofferto abbastanza soprattutto nell'ultimo periodo. Un gruppo di ragazzi iniziò a parlottare in maniera concitata guardando verso noi due, uno di loro urlò proprio di voler essere al posto di Kellan. Lo guardai divertita e feci spallucce Oggi è toccato a lui gli dissi con una faccia come a dire "Che ci vuoi fare?". Tornai a guardare Kellan e a ballare con lui, era un po' rigido, ma teneva bene il tempo Tranquillo è sempre così lo rassicurai riguardo ai commenti dei ragazzi lì sotto

Callie disse che non era fidanzata, non andava matta per i legami e cosi gli dissi Ah capisco, ma mai dire mai nella vita...cmq se ti va una di queste sere quando non lavori ti andrebbe di andare a cena fuori? chiesi, ero sempre timido su ste cose ma con lei presi coraggio.
Poi mi sentivo troppo osservato e cosi' decisi di scendere dal cubo e continuare ad osservare Callie da seduto Io scendo, mi e venuta sete vado a prendere da bere, vuoi qualcosa? offro io.. dissi, sorridendogli.

Sorvolai sulla storia dei legami, non mi conosceva ancora bene e non volevo rivelare troppo su di me ad uno sconosciuto. Mi chiese se una sera volevo uscire con lui, annuii Sì perchè no? accettai, infondo conoscere qualcuno in città non mi avrebbe fatto male Io di solito durante la settimana sono libera...la sera, di giorno lavoro alla nuova officina qui vicino, hai presente? gli chiesi. Decise di scendere dal cubo, si sentiva troppo osservato probabilmente. Si propose di offrirmi da bere, gli feci segno di aspettare un attimo. Mi girai verso il Dj chiedendogli l'ora...bene potevo andare in pausa Aspettami dissi a Kellan scendendo agilmente dal cubo e stando attenta a non far alzare troppo il vestito già corto di suo Ho un po' di pausa adesso...prendiamo da bere e andiamo sul retro che mi fumo una sigaretta, ti va? gli chiesi

Callie mi disse che era libera e che potevamo uno di sti giorni andare a mangiare insieme e mi disse che lavorava in una officina ma essendo nuovo da ste parti ancora non conoscevo bene i posti No non ho presente dove sia, non e tanto che vivo qui... gli dissi.
Poi feci per andare a prendere da bere e Callie mi chiamo' aveva la pausa e mi disse che veniva a bere con me, e poi mi disse se andavo con lei sul retro per fumare, Ok dai andiamo.
Ci diriggemmo verso il bancone del bar ci sedemmo e gli chiesi che prendi te? io una birra.

Mi diressi con lui verso il bancone Io un mojito, grazie risposi appena mi chiese che volevo da bere. Allora, se non sei di Bristol, da dove vieni? gli chiesi giusto per fare un po' conoscenza mentre aspettavamo l'ordinazione. Mi appoggiai al bancone con i gomiti iniziando a giocherellare con una ciocca di capelli, era un vizio che avevo da sempre, mi veniva naturale.