Gita...

Il nostro professore di storia aveva insistito tanto per fare questa gita a Londra con quelli di terza,e mi aveva praticamente supplicato di andarci visto che ero quello con i voti migliori del suo corso. Non ne avevo la minima voglia. Quando mi suonò la sveglia fui tentato di rimanere a letto,ma la mia coscienza mi stava alle costole. Mi alzai buttandomi subito sotto la doccia ghiacciata. Almeno mi sarei dato una svegliata,cazzo! Mi misi un paio di jeans con le Converse nere ai piedi. Una maglia a maniche corte nera,un pò attillata,e la felpa dentro allo zaino. Parcheggiai la mia adorata moto n un posto in cui nessuno l'avrebbe vista,visto che saremo andati in treno. Mi sistemai i capelli andand dagli amici miei che salutai con insulti vari. Mi guardai attorno...C'era ancora pochissima gente. Ma ero così in anticipo. Alza le spalle e infilando le mani nelle tasche mi sedetti vicino a quel coglione che era il mio amico. Chissà com'è farsi una londinese? Mi chiese con quel suo solito sorriso da imbecille mentre mi sventolava davanti una sfilza di preservativi. Gettai gli occhi al cielo con un sorriso sarcastico. E quanti cazzo ne hai portati? Gli chiesi prendendo nella mano destra la fine di quella sfilza di preservativi. Stiamo via un giorno,non una settimana. Gli ricordai. Lui mi si avvicinò e mi disse con il suo solito fare malizioso. Non si sa mai... Come tutta risposta o gli coppai a ridere in faccia. Sei proprio un coglione! Gli dissi guardandolo mentre ridevo.

Arricciai il naso sentendolo umido. spalancai gli occhi, Gwin era sopra il mio petto a leccarmi il naso. Presi a ridacchiare accarezzandogli la morbida testolina biacna. non avevo bisogno di sveglie, c'era lui che mi vegliava ogni mattina.
Oggi saremmo andati in gita con la scuola, YAY.
Saltai giu dal letto pimpante ed allegra correndo sotto la doccia. mi lavai i denti e feci una smorfia davanti allo specchio per vedere se erano puliti. mi misi dei pantaloni attillati rossi bordo ed una maglietta gialla. Raggiunsi la mia amata tracolla ed uscii di al piano di sotto per infilarmi le mie converse preferite, quelle verdi e basse. Uscii salutando mamma e papa e rubando un toast dalla tavola, lo mangiai per strada.
Arrivai alla stazione dei treni in anticipo, c'erano solo dei ragazzi che avevo riconosciuto come di quarta. mi avvicinai a loro, cosi avrei evitato di perdermi od i prendere il treno sbagliato..

Sbadigiai annoiato. Ancora non si faceva vivo nessuno,ne tanto meno quel professore del cazzo. Che due coglioni perdere una giornata così quando potevo stare a casa a non fare un cazzo! Quell'alto scemo continava a fare l'idiota con ogni essere femminile che gli passava davanti. E falla finita! Gli dissi con un sorriso come per prenderlo in giro,dandogli una pacca sulla testa,da dietro. Era tranquillo...finchè unaragazzina tutta pimpante arrvò,mettendosi seduta vicino all'amico mio. Lui la guardò con il suo solito fare da "playboy" mettendole una mano dietro le spalle. Come ti chiami? Gl chiese malizioso. L'avevo già vista a scuola,un paio di volte. Doveva fare il terzo. Gli diedi una gomiata. Ma sta fermo! Gli dissi togliendogli il braccio dalla povera ragazza. Scusalo. Dissi poi a lei con un sorriso dispiaciuto. Ma guara che figure del cazzo mi faceva fare...-.-'

Mi sedetti accanto ad uno di loro sulla panchina, dalla mia borsa estrassi il mio preziosissmio IPod, mi infilai le cuffiette nelle orecchie e presi ad ascoltare il mio gruppo preferito: i Blink 182.
Poi qualcosa mi si apoggio dietro le spalle, mi girai ed era quel ragazzo al quale sedevo vicino. Feci una smorfia disgustata Forse prima di pavoneggiarti dovresti controllare le tue piume, sai non sempre sono cosi belle dissi poi abozzando un sorriso e rimettendomi le cuffiette, cambiai canzone na na na na na, all the smaaaal things true caress truee briiings stavo cantando nella mia testa e muovendo la testa come donodlarla per seguire il ritmo vivacissimo della canzone.
Uno di loro si scuso pe ril comportamento di quel coglione vanitoso, mi voltai verso quello che si scuso sorridendogli e facendo cenno che nn era nulla di grave.

Eh che cazzo era? C'è,nel giro di dieci minuti arrivarono tutti,compreso il professore. Mi alzai mettendomi in piedi davanti ai due. Infilai le mani in tasca. Guardai la ragazza...era un pò strana...soprattutto nel modo di vestire,sì. Serrai le labbra per non scoppiare a ridere guardando l'asfalto. Oh,quella era stata davvero grossa. Il mio amico la mandò a fanculo senza tanti peli sulla lingua,ma lei non se lo cagò di striscio visto che era impegnata con il suo i-pod. Li si alzò e si allontanò da lei. Mi sedetti vicino a lei. Le battei una spalla con un dito e lei si tolse una cuffia. Le sorris ancora.Scusalo,davvero...c'è...lui è fatto così... Le dissi corrugando la fronte. C'è...lui faceva i macelli e io li dovevo riparare...sempre...Sospirai. La guardai inclinando la testa da un lato. Tu fai il terzo,vero? Le chiesi anche se non centrava un cazzo con quello che stavamo dicendo prima.

Nemmeno lo calcolo quando quello stronzo spost ail culo bestemmiando. Mi veniva da scoppiare a ridere, continuai ad ascoltare First date, mi piaceva troppo la voce di Tom. Mi morsi un labbro e poi notai una nuova presenza accanto a me, mi girai, era quello che si era scusato. Mi tolsi una cuffietta sorridendogli Bah gli feci come per dire che non mi importava piu di tanto.
Stavo per rimettermi la cuffietta quando mi parla dinuovo, lo avevo notato si a scuola ma non mi sono mai informata di chi fosse, perche? Non mi interessava.
Si, e tu il quarto vero? feci e poi alzai la manina bianca mostrandogli quattro. Avevo le unghie laccate di verda ma tutte mangiucchiate.
Poi gli sorrisi e gli porsi la mano Sono Hayley gli dico sempre sorridendo.

Beh...dovevo ammettere che era davvero bizzara come ragazza...voglio dire...conciata in quel modo non sarebbe di certo passata inosservata! Scossi la testa. No,fccio il quinto. La corressi con un leggero sorriso. Ma perchè tutti erano convinti che facessi il quarto? Quello l'avevo feqeuntatoa New York...il mio ultimo anno in quel città troppo difficile da sopportare. Sospirai leggermente dentro di me. Le strinsi la mano. Dean. Mi presentai. E adesso?? Arricciai il naso guardandomi in giro. Quella si rimise la cuffia,poco male. Iniziai a cantacchiae una canzone nella mia testa teneno il ritmo battenomi le mani sulle ginocchia.Quell'imbecille del professore iniziò a fare l'appello. Iniziò con quelli di terza. Hayley Greyback? Chiese il professore più volte guardandosi in giro,vedendo che nessuno gli rispondeva. Guardai la ragazza. No,non lo sentivo. Avvicinai leggermente il mio viso a lei,battendole una mano sulla spalla. La guardai indicando il professore. Ti ha chiamata come minimo dieci volte... Le dissi divertito non appena lei mi regalò la sua attenzione.

Rimisi la cuffietta dopo aver sentito il suo nome, continuavo a sorridere e a tenere il ritmo di First Date scuotendo leggermente la testa. Mi incantai a guardare un bidone piu in la verde fluoresciente, era fenomenale, i bordi sporchi ed un gattino intento ad entrare. Sorrisi di piu ricordandomi di Gwin.
Poi qualcosa mi tocco, all'inizio pensai che fosse dinuovo il pavone, invece era Dean. Mi tolsi le cuffiette e chiusi l'Ipod infilandolo in borsa. Abbassai lo sguardo ridendo Tanto quello si ripete comunque.. come un disco rotto dissi poi alzando la mano facendo vedere al prof di storia che ero presente e che ero viva e vegeta.
Mi alzai ed feci un passo avanti, raggiungendo la fila che saliva sul treno.
Persi di vista Dean, cercai qualche mio conoscente, ma purtroppo non mi ero fatta tantissimi amici a scuola, anzi mi consideravano strana solo per essere canadese.. che gente!
Mi guardai intorno e poi mi arresi mettendomi da parte e lasciando passare il resto dei miei compagni e di queli di quinta o quarta.
Poi ritornai a cercare un posto ma nulla. Sbuffai divertita dalla situazione.

Quello scemo del mio amico non mi aspettò e salì sul treno con fare spedito,e a nulla servì chiamarlo a gran voce. Sbuffai seccato. Era un macello,una confusione,e io la odiavo. Così lasciai salire la mandria mettendomi da parte. Tutti che si spingevano per salire per primi...c'è...è un treno,non è una super gnocca...Salì per ultimo. Un lato negativo nel salire per ultimo era che non trovavi mai il posto. Roteai gli occhi al cielo sbuffando. Iniziai a scorrere i vari vagoni...nulla. Non c'era un cazzo di posto?? C'è,ma tutti oggi andavano a Londra? Poi da dietro vidi Hayley. Sorrisi diertito senza un motivo...anzi si,mi faceva ridere,proprio come si atteggiava. Non trovi il posto nemmeno tu? Le chiesi di unto in bianco arrivandole da dietro.

Sbuffavo, sospiravo, roteavo gli occhi, soridevo.. ad ogni stupida imitazione del mio inglese. Si perche vivendo in Canada e nascendo li, uno parla con quell'accento la..
Ma lo stesso continuavo ad infischiarmene, erano solo invidiosi, hah!
Sussultai, il cuore mi si fermo, avevo preso un colpo Cazzo mi hai spaventata dissi girandomi verso Dean con gli occhi e la bocca spalancata. Poi infondo al secondo vagone udii troppa tranquillita e silenzio, il prof aveva detto che potevamo metterci solo nel terzo e qurto, poco importa..
Vieni dissi prendendolo per una mano e guidandolo tra la folla.
Arrivati c'era gente si, anche qualche fuggitivo della nostra scuola che allegramente limonava.
Trovai soltanto due opsti liberi, sorrisi sedendomi accanto alal finestra. Dubito che ce ne siano altri gli dico sorridendo e mettendomi comodo togliendomi la borsa a tracolla di dosso.
Mi guardai ingiro, non c'era la confusione che c'era di la, sospirai sollevata, odiavo la confusione, mi faceva diventare nervosa, e le mie mani diventavano sul palmo rosse e tutte sudaticce.

Sorrisi divertito quando la vidi sussultare. Scusa... Le dissi con una smorfia divertita. Non le dissi che non era mia intenzione perchè avrei mentito. Mi incuriosiva quella ragazza,era diversa,poco snob e con la testa tra le nuvole. Per certi versi mi ricordava mia sorella...scacciai quel pensiero...faceva troppo male ricordare...o forse era per questo che m'incuriosiva? Sospirai quando mi prese la mano trascinandomi con lei. La seguì senza fare storie. Non appena entrai nel vagone notai l'amico mio toccare allegramente una ragazza sconosciutissima. Non appena vide la mia mano che stringeva la sua mi disse in labbiale: Fa schifo lei! Io come tutta risposta lo ignorai proprio roteando gli occhi al cielo. Due posti. C'erano solo due posti...incredibile...Mi sedetti davanti a lei,appoggiando lo zaino a terra,tra le mie gambe. Allora Hayley... Iniziai scrutandola. tu non sei di Bristol,vero? Le chiesi corrugando la fronte,sentendo il suo strano accento.

si sedette davanti a me, e non so ne perche ne come sentii un urto tremendo. Mi alzai apoggiandomi al sedile dove stava lui. Puzzo? Sorrisi e gli scompigliai i capelli Anche tu .. dissi sbuffando sentendolo chiedere di dov'ero..
Ma che vi ha fatto la Canada di tanto grave? Cioe, lasciatemi vivere..
Mi alzai e gli andai davanti, vicino a lui sedeva una vecchietta con una borsetta in mano, avevo uno sguardo cupo, faceva impressione.
Signora, ecco, vorremmo evitare di procreare un bambino con lei che sta in meta dissi assumendo un espressione ababstanza seria. Le ci volle un po per capire, poi quando si guardo intorno vedendo gli altri che limonavano e altro si alzo di scatto sedendosi al mio posto dietro a Dean.
Mi secca parlare con il sedile per tutto il viaggio gli dissi poi sorridendogli.

Risi divertito quando mi scompigliò i capelli. Dai,no! Mi lamenta sorridendo mentre mi risitemavo i capelli. Non ero uno di quelli che se avevano i capelli scompigliati si uccideva,no,ma come mi aveva conciato lei...La guardai abbastanza stranito alzando un sopracciglio notando la sua reazion alla mia domanda. Come mai le dava così tanto fastidio? mah...alzai le spalle e mi grattai leggermente la nuca. Serrai le labbra abbazzano lo sguardo sulle mie le gambe quando sentendo Hayley che intimoriva la vecchia seduta vicino a me. Mi passai leggermente la lingua sulle labbra riportando l'attenziona sulla rossa quando si sedette vicino a me. Non credi di essere stata un pò troppo esplicita? le chiesi con un sorriso divertito con le mie labbra che sfioravano il suo orecchio.

Ridacchiai spotando la sua faccia dal mio orecchio premendogli la mia mano minuscola sulla faccia. Mi apoggiai al bracciolo che ci separava avvicinandomi a lui a mia volta Se vuoi farlo con la signora in meta, bastava dirmelo prima, vero signora? dissi maliziosa facendo l'occhiolino alla vecchia.
Scoppiai a ridere, mi dovetti mettere la mano sulla bocca per non ridere sonoramente come una mucca. Le mucche ridono? Be se volano, suppongo che possano anche ridere.. o no?
Corrucciai la fronte e poi scacciai quei miei ragionamenti assurdi. No e che tutti mi prendono ingiro per l'accento.. sono canadese gli dissi poi riferendomi alla domanda del secolo corso. Mi sedetti composta per evitare le mie solite posizioni strane quando mi sedevo su una sedia o panchina o sedile..

Feci una smorfia divertita quando la piccola mano della ragazza spostò il mio viso. La guardai alzando un sopracciglio,avvicinandomi ancora di più ad Hayley. Oh si,è davvero eccitante,lei. Dissi finto malizioso. C'è,che schifo,potrebbe essree benissimo mia madre. Io che mi scopavo mia madre? Mi si rivoltò lo stomaco a quel pensiero. Le diedi una gomitata con una leggera risata divertita quando la sentì scoppiare a ridere così sonoramente. sssh. Che matta. Mi feciun pò indietro per guardarla in viso. Era carina,la rossa. Alzai un sopracciglio a quel pensiero. Mi avvicinai paurosamente il mio viso al suo facendo rispecchiare i miei occhi nei suoi. Io non ti ho presa in giro. Le dissi tranquillamente con un sorriso. Già,io non l'avevo presa in giro,perchè mi diceva questo,allora?