Long time no see

Erano passati esattamente cinque giorni dalla strana conversazione con Donnie nella camera d'albergo , facevo ancora una certa fatica a convincermi delle sue parole e soprattutto delle mie ma comunque avevo preso il treno per Londra e ora vagavo per le sue grigie strade. E quando finalmente arrivai nel posto dove l'avevo incontrata ebbi un tuffo al cuore , me la rividi davanti cadere e poi ridere e poi rapirmi il cuore. Perchè ormai alla luce dei recenti avvenimenti era inutile negarlo , inutile rifugiarmi in letti freddi nella speranza di ritrovare un calore che però non era quello che volevo. Fumavo nervoso , mancavano soltanto pochi minuti.

Questa volta ci riesco, ce l'ha faccio. compro il CD per Donnie e prendo il treno o l'autobus. -No, non il cd, ma le pillole si.
Sempre confondevo il tutto, da quando poi Ian spariva senza dire nulla dovevo fare tutto io. Donnie mi faceva cosi tanta tenerezza. Sorrisi correndo giu dal treno e cercando di raggiungere la farmacia. dove stava? ian me lo aveva detto ma non trovavo. anche io volevo un amico come Frank. ridacchiai.
Faceva caldo, difatti avevo soltanto la mia solita gonna scozzese e una maglia rovinata dal tempo dei Rancid, uno dei miei gruppi punk preferiti. e poi gli anfibi, che non mancavano mai. La mia borsa a tracolla, udii le chiavi di casa tintinnare, accanto a quelle di Ash.
Arrossii.
Arrivai in una via e senza nemmeno vedere dove andavo andai a sbattere contro qualcuno. Non ero caduta come mio solito, avevo imparato a prendere equilibrio. Mi voltai a vedere chi avevo urtato ridendo mi perdoni

Stavo volutamente evitando di guardare la strada ed ero impegnato a contare le gocce d'acqua che cadevano da una grondaia quando qualcuno mi venne a sbattere addosso. Non guardai nemmeno chi era , senti soltanto il cuore sprofondare in un buffo sobbalzo quando finalmente mi decisi a guardarla.
Ed eccola , dopo mesi che non la vedevo , bella come la ricordavo , bella come l'avevo desiderata e ricacciata infondo al cuore . Bella come l'aria a primavera, come il sole che aveva saputo riportare nel mio cuore in un solo pomeriggio.
Ma che dirle ora? Confessare tutto? Non sono ancora pronto.
Allora il tuo è un vizio...ciao... dissi sorridendole appena con la sigaretta spenta tra le labbra

Stavo ancora ridendo della mia sbadataggine quando capii che quella eera una voce famigliare, alzai lo sguardo.
Appena dopo un po mi accorsi che quello era lo stesso Eric che aveva picchiato Ash..
Il sorriso mi scomparve dalle labbra trasformandosi in smorfia. Indietreggiai di un passo.
che ci fai TU qui? dissi guardandolo disgustata.

Si ricordava , sapevo che non poteva dimenticare , che sarebbe stata ostinata del detestarmi per aver picchiato quel ragazzo che tanto amava.
Dopo il primo attimo di sparrimento ritrovai la calma , sfrontato e beffardo padrone della mia perfetta recita.
Si da il caso che questa sia una strada pubblica.

lo so.. dissi digrignando i denti e guardandolo smepre piu sprezzante.
In un certo senso lo ringraziavo eprche se lui non avess epiacchiato Ash, questultimo non mi avrebbe mai dato occasioni di rivelargli quanto lo amavo.
mi guardai ingiro, le auto sfrecciavano veloci per la strada e gente correva per i marciapiedi. incrociai le braccia al petto e continuai a fisssarlo per un po. Poi suono l'orologio, dovevo rpendere le medicine di Donnie. Mi voltai per andarmene, gli faccio un cenno della mano a mo di saluto.

Rimasi come un coglione in mezzo al marciapiede mentre lei si allontanava , cazzo bell'inizio . Aveva percorsoquasi metà strada quando spiccai una corsa verso di lei , rischiando più volte di essere messo sotto ma non potevo lasciarla andare , non ora che ho fatto chiarezza col macello nella mia testa. La afferrai appena in tempo prima che svoltasse in un vicolo.
Erin aspetta , devo parlarti..per favore.
Aspetta un attimo , prendiamo un caffè e parliamo. Pago

stavo dinuovo cercando la farmacia quando sento qualcosa fermarmi. Mi giro e rieccolo, che testa di cazzo..
A te il detto: vivi e lascia vivere, e scnosciuto vero? gli dissi tirando via il mio braccio dalla sua presa. Mi allontanai da lui e lo ascoltai. Lo guardavo in cagnesco, quasi a volerlo uccidere ocn lo sguardo.
Ma che cazzo vuoi Eric? gli ringhiai poi contro ricominciando a camminare in cerca di una farmacia.

Ti accompagno dove ti pare se mi lasci dire due parole. risposi continuando a correrle dietro dal momento che sembrava voler partecipare alla maratona di marcia a passo piuttosto spedito. Il suo sguardo luccicava odio , e mi faceva male porca puttana. E tra l'altro guardiamo come sono ridotto , corro per strada implorandole una parole quando potrei avere una qualsiasi donna diversa ogni sera. " Non è che quella che vuoi " , disse una vocina spaventosamente somigliante a quella di Donnie.
Ho..conosciuto Donnie! buttai li sperando che questo le facesse perlomeno rallentare il passo.

Non si arrese, sbuffai bestemiando e andando sempre a passo spedito e finalmente trovando una farmacia. Mi fermai davanti Lasciami in pace, ok? e poi non conosco nessun donnie dissi quasi sputandogli in faccia.
Entrai dentro e chiesi tutto il necessario uscendo con un sacchetto abbastanza pieno di medicinali. Li riposi nella borsa a tracolla e mi sedetti sugli scalini. mi accesi una sigaretta e feci il primo tiro.
cosa cazzo vuoi? chiesi senza nemmeno guardarlo in faccia.

Avevo una gran voglia di darle una risposta delle mie del tipo " sono qua per umiliarmi dicendoti che ti amo stupida " , ma me l'avrebbe fatta pagare ancor più cara di quello sguardo omicida che mi stava lanciando con così tanto odio. Mi sedetti a mia volta sugli scalini tenendo però una certa distanza , come a non voler invadere il suo spazio , e accesi una sigaretta ingoiando non soltanto il fumo ma anche il mio fottutissimo orgoglio maschile.
Volevo chiederti scusa , anche se so che non le accetterai voglio fartele lo stesso. Non dovevo comportarmi come ho fatto , sono un coglione ma questo sono il primo a riconoscerlo. Ma vedi è come scattato qualcosa quando l'ho visto toccarti... , bomba lanciata..si prevede l'esplosione tra 3-2-1.....

Si sedette accanto, notai la sua paura di disturbarmi, ma allora che cazzo ci fai ancora qui, e come e che conosceva donnie?
Non mi fregano le tue stupide scuse coglione, e poi che e tutta questa confidenza ora? chi cazzo ti credi di essere? sbraitai alzandomi e lanciando la cicca ai suoi piedi. mi girai a soffiare l'ultimo fumo rimasto in bocca.
controllai l'ora avevo tempo.
Hai finito? gli chiesi poi annoiata.

Sospirai , qualcosa dentro di me fremeva per uscire e allora lasciamolo andare. Dopo fanculo . Mi rialzai camminando avanti e indietro davanti a lei passandomi una mano sul viso , accenendo un'altra sigaretta.
Senti Erin.. dissi fermandomi di botto e piegandomi davanti a lei per specchiarmi in quegli occhi blu mare,le sue gocce di oceano.
Credo di essere un coglione che si è innamorato di una che gli è venuta addosso in una giornata di pioggia . Credo di averlo menato perchè non sopportavo il tuo sguardo innamorato , e credo di amarti perchè sei bella , mi fai ridere, mi piace vederti ridere. Sei come la luce , e io ero al buio. Sono arrivato alla conclusione che ti amo , ma so che tu non è me che ami , perciò volevo soltanto dirtelo. Ho finito. esplosi in un fiume di parole senza distogliere lo sguardo dal suo.

Si alzo camminando nervoso e accendnedo altre sigarette davanti ame. Incrociai le braccia, corrucciando la fronte. Scoppio a parlar,e nn ci capii molto ma capii che mi amava?
Scoppiai a ridere, non potevo farne a meno.
aha, e l'avresti capito quando? chiesi poi sempre guardandolo con disprezzo, cio che provavo per lui era solo pena ed odio.
tutto cio che ho da offrirti e odio, Eric. sparisci dalla mia vista.
sicuro di aver finito? dissi quasi sbadigliando.

L'ho sempre saputo , ero soltanto troppo vigliacco per dirtelo. Ora non stiamo qui a prenderci in giro , lo ami e lo so. Ho finito si..volevo soltanto fartelo sapere. mi voltai senza il coraggio di guardarla , la sua risata ora faceva male . Era fredda, cattiva, tagliente. Ma d'altronde mi ero soltanto comportato come il mio solito , avevo distrutto qualcosa di bello. Camminai piano , come se portassi addosso il peso del mio senso di colpa , qualche leggera goccia di pioggia cominciò a cadere dal cielo cupo e grigio , tutto come quel giorno. Ma non c'è più la luce ora , lei non mi vuole e sono tornato al buio,prigioniero.