Mi diressi al frigo e aprii lo sportellino della ghiacciaia, riempii un sacchetto di ghiaccio e lo avvolsi in uno straccio... Ormai ero un artista nel preparare borse del ghiaccio... Erano più le volte in cui io o i miei amici tornavamo qui dopa una serata devasto mezzi distrutti dalle risse che generalmente scatenavamo proprio noi che quelle in cui eravamo sani... Mi avvicinai a lei e le porsi il ghiaccio... Tienilo 10 minuti e poi toglilo 10 minuti e così via...le dissi andando a mettere su una canzone... Mi avvicinai al bar e mi spinai una birra... Ti va una birra?...le chiesi senza guardarla... Mentre aspettavo mi rullai una bella canna e l'accesi finalmente... Era da un ora che aspettavo di farmela...
Riempii anche il suo bicchiere e con la canna tra le labbra mi avvicinai sedendomi sulla poltrona a fianco, le porsi il bicchiere e dopo 5 o 6 tiri anche la canna... chi beve e fuma da solo, muore da solo...pensai... Le osservai la caviglia...mi misi a ridere... come cazzo hai messo il ghiaccio?... vuoi che ti si sgonfi oppure no?... anche se comunque prima di molte ore non ci potrai camminare sopra...mi alzai e lanciandole un'occhiata, che non le venisse in mente di darmi un calcio in bocca...presi a sistemarle il ghiaccio, legai le estremità dello straccio così che restasse attaccato alla caviglia... Poi mi riaccomodai stravaccato sulla mia poltrona...
Fa niente...ci penso io...una canna non mi ha fatto un cazzo e probabilmente neanche a lei... Passo alla seconda e questa volta mi alzo per darle "l'onore" di accenderla... Poi torno al mio posto e le tolgo il ghiaccio, era bella gonfia... Comunque io sono Ash...le dissi mentre andavo a riempire nuovamente il mio bicchiere... Ragazza carina, mi piacevano quelle un pò stronze e lei aveva un bel caratterino, mi venne da sorridere...tornai al mio posto e prendendo un sorso la osservai... Tolsi la felpa liberando le braccia nude piene di tatuaggi... Faceva un caldo porco...
Syd?...e ke cazzo di nome è?...pensai trattenendo una risata... Si stava fumando tutta la mia canna...ingorda...pensai malizioso...magari era così anche a letto... se vuoi ho qualcosa di più forte, così puoi alleviare il dolore...ho di tutto...offre la casa...le dissi preparandomi una canna... Era ovvio che quella non l'avrei più rivista...se la fumava come se fosse l'ultima canna della sua misera vita... Mi grattai il grande teschio tatuato sulla spalla...pensai a quel coglione di mio padre... La musica mi stava caricando e forse avevo davvero bisogno di qualcosa di più forte di una semplice canna... vediamo...che cazzo posso calarmi a quest'ora del primo pomeriggio?...pensai accendendo la canna...
Mi avvicinai, rimisi il ghiaccio alla caviglia e aprii il cassettino del tavolino davanti a noi... Avevo di tutto lì, da buon spacciatore... Lo sistemai sul tavolo... Serviti pure...puoi prendere tutto ciò vuoi, basta che non mi vai in overdose...le dissi prendendo una delle tante bustine colorate e ingoiandone tutto il contenuto... Mi leccai le labbra e subito gli buttai dietro una bella sorsata di birra fresca... Poi la osservai, questa volta indugiando sul seno che si intravedeva dalla maglietta, sulle gambe magre, sul viso ancora incazzato... E se mi viene voglia son cazzi...pensai aspirando un'avida boccata di fumo... il problema è che mi sta venendo voglia...risi ancora ai miei pensieri... Vuoi un altra birra?...le chiesi vedendo il suo bicchiere vuoto...