routine

afferro senza esitare la mano che mi porge in aiuto, afferro lo zaino e me lo metto in spalla
effettivamente invece di fare la figura da idiota potevi anche lasciarlo nell'armadietto lo zaino.
ma non importa..
mi fa piacere che mi abbia chiesto dell'aula d'arte, mi piace un sacco salire lassù, peccato che però sia smessa da un po'..
in teoria c'è, ma qualche mese fa è crollata una trave, e quindi ora non la si sta usando più
gli dico con del dispiacere
in ogni caso andiamo!
gli propongo ancora una volta sorridendo, svoltando nell'ennesimo corridoio a lui sconosciuto, direzione ascensore.
ascensore che dovrebbe essere vietato prendere a noi studenti, ma in giro non c'è nessuno, e ci si può sempre fingere zoppi..
cammino e infilo le mani nelle tasche posteriori del pantalone, guardando a volte la bella presenza al mio fianco.
arriviamo davanti all'ascensore e premo il tasto, ma pronto per noi è già sul piano giusto, e non c'è bisogno di aspettare o cosa, entro a testa bassa, e mi fisso la punta delle scarpe aspettando che lui entri, grazie ai suoni elettronici dell'ascensore, un bidello ci ha visti, così in fretta premo il tasto che ci permetterà di arrivare al 4° piano, ovvero l'ultimo, gli sorrido nervosamente, ripensando al bidello che sbraitava al piano di sotto.

Corrugo la fronte quando mi parla dell'aula d'arte, ritrovandomi dispiaciuto per l'episodio.
Caspita...
Dico in un sussurro seguendola per il corridoio.
Sorrido quando ci fermiamo davanti l'ascensore per poi ridere nel sentire uno dei bidelli urlarci contro.
Fammi indovinare...
Niente ascensore per gli alunni..
Le dico socchiudendo appena gli occhi ed osservandola.
L'ascensore poi si ferma ed usciamo, ritrovandoci al quarto piano.
Noto le frecce sul muro che indicano le varie aule.
Probabilmente il quarto piano non deve essere molto utilizzato...
Penso seguendo con lo sguardo quella che porta all'aula d'arte.
Mi volto verso Zoe per poi riprendere a camminare in direzione dell'aula.
Pochi metri dopo ci ritroviamo di fronte, e una piccola smorfia si forma sul mio viso nel sentire l'odore della polvere...
Entro nell'aula avvicinandomi in automatico ad una finestra per aprirla.
La polvere si solleva ad ogni mio passo, provocandomi uno starnuto.
Quando hanno intenzione di rimetterla a posto?
Chiedo voltandomi verso Zoe per poi guardarmi in giro.
Sorrido nel vedere alcune riproduzioni delle opere più importanti della storia dell'arte.
Da leonarso a manet.. da raffaello a pollock...

non appena metto piede nell'aula, tossisco, in reazione alla tanta polvere che c'è nella stanza. Apro anche io una finestra, l'ultima più vicina all'impalcatura, e mi appoggio al davanzale, in modo da respirare quanto meno polvere possibile.
Questo è quello che ne rimane..
gli dico contemplando le riproduzioni appese ai muri.. un vero peccato.. aggiungo storcendo la bocca.
su questo piano ci trovi anche la libreria, e le varie aule per i corsi extrascolastici, a parte la palestra ed il teatro-aula magna che sono al piano terra
gli dico in modo sbrigativo, prima di tossire un'altra volta.
forse è meglio se esca, ti aspetterò fuori! dico tra un colpo di tosse e l'altro.
detto fatto, aggiustandomi lo zaino in spalla mi dirigo verso l'uscita della classe.
guardando l'orologio poi mi accorgo che tra una decina di minuti cominciano gli allenamenti per la partita della giornata... beh, magari possiamo scendere al piano terra a piedi, in modo da potergli mostrare tutti i piani e le aule che ci sono..

L'ascolto rimanendo in silenzio e sorridendole di tanto in tanto, mentre lei, come me, continua a vagare per l'aula.
Annuisco quando la vedo allontanarsi, dirigendosi verso la porta. Prima di uscire a mia volta richiudo tutte le finestre e do un'ultima occhiata all'aula.
Un vero peccato...
Mi ripeto prima di chiudere la porta e ritrovarmi nel corridoio.
Le sorrido mentre lei osserva il suo orologio e mi avvicino a lei.
Sta arrivando il momento della partita, eh?
Le chiedo ridendo appena.
Per scendere prendiamo di nuovo l'ascensore o c'è altro che vuoi farmi vedere?
Le chiedo ancora, sta volta inarcando un sopracciglio.
Andy non flirtare con lei... Sembra tanto una brava ragazza..

velocemente scaccio via i pensieri sconci destati dalla sua ultima frase e, finalmente, gli rispondo
in effetti non c'è molto altro da vedere, a parte gli esterni, però converrebbe più scendere a piedi..
dico avviandomi verso le scale, anche per evitare la solita rottura di scatole da parte dei collaboratori.
Mi ricordo poi che oggi dovremmo studiare assieme, e d'improvviso una nuova vitalità si sprigiona dentro, la giusta carica per indossare un completino estivo in pieno inverno!
beh, questo è il piano per le materie scientifiche..
anche se questa è una cosa che gli ho già detto l'ultima volta

Per un attimo vedo un po' di titubanza sul suo volto, e sorrido nel capire di avergliela provocata io.
E allora scendiamo a piedi..
Le dico sorridendole e seguendola giu per le scale.
Annuisco alle sue parole, aggrottando leggermente le sopracciglia.
Ma non me l'aveva già detto?
Mi chiedo, continuando a stare al suo fianco.
Scendiamo ancora una rampa di scale e arriviamo alla palestra.
Credo che tu debba andare a prepararti..
Le dico indicandole con un cenno gli spogliatoi femminili.
Faccio poi un passo indietro, continuando a sorriderle.
Ci vediamo tra un po'...
Aggiungo dandole poi le spalle e incamminandomi verso le macchinette.
Ho di nuovo fame...
Penso scrollando le spalle.

ci vediamo tra un po'. già. calma Zoe,calma.
gli sorrido, mentre entro in palestra e vado negli spogliatoi per cambiarmi, per fortuna che sono accesi i riscaldamenti.
Divisa: indossata.
Protezioni: indossate.
Capelli: nemmeno uno fuori posto.
perfetto.
In campo c'è già il coach che crea schemi e tattiche, mentre noi siamo libere di fare il solito allenamento.
avvisto Jenn e le faccio segno di venire da me, prendo un pallone dal cesto e le schiaccio addosso, ridendo. Comincia a chiedere di Andy, me lo aspettavo, d'altronde.. evito qualunque risposta che possa implicare qualsiasi cosa, quindi evito le risposte e basta.
dopo mezz'ora circa di riscaldamento, l'arbitro da il via alla partita.
per questo giro sono battitrice, così sorpasso la linea di fine campo e faccio rimbalzare un paio di volt la palla a terra. il fischio d'inizio e.. andata. la partita è ufficialmente cominciata. Dopo un paio di schiacciate da parte del muro, l'altra squadra riesce a fare punto, così si ruota. ed è il mio turno quindi di prendere tutte le battute.
concentrati e vedrai che tutto andrà per il meglio..

Un paio di minuti dopo sono già di ritorno verso la palestra.
Sorrido ad Emma non appena la vedo uscire dallo spogliatoio.
Il mio sguardo indugia sul suo corpo, soffermandosi sulle gambe lunghe e ben modellate.
Perché questa scuola mi fa venire pensieri non esattamente leciti?
Mi chiedo riportando lo sguardo all' altezza del suo.
In bocca al lupo per la partita..
Le dico con un ampio sorriso, tornando ad essere il vecchio Andy.
<<oh grazie.. Adesso abbiamo ancora una quindicina di minuti di allenamento.. poi comincia la partita..>>
Mi dice mostrandomi i suoi settecentoquarantatre denti.
Poi con una mezza piroetta, gira su se stessa e se ne va in palestra.
Sbircio oltre la porta notando subito i capelli biondi di Zoe.
Raccolti in una coda di cavallo, le liberano il viso, mostrandolo in tutta la sua bellezza.
<<proprio carina, eh?>>
Un ragazzo, mai visto fino ad ora, mi si avvicina e comincia a fissare Zoe.
<<ho una cotta per lei dal primo anno di asilo.. Ma lei non mi ha mai notato...>>
Avete presente il classico nerd? Quello con gli occhiali, i brufoli e un alito non proprio fortunato? Eccolo.
<<io sono Seth..>>
Mi dice incrociando i miei occhi per meno di un nano secondo.
Andy..
Dico semplicemente allontanandomi da lui e dalla porta della palestra.
Aspetto un paio di minuti e poi vedo alcuni ragazzi e alcune ragazze avvicinarsi alla palestra ed entrare per poi prendere dei posti a sedere.
E allora posso entrare anch'io..
Mi dico entrando a mia volta e andandomi a sedere a metà delle gradinate.
Si è proprio carina..
Mi dico, ripensando alle parole di Seth..

c'è una tipa che sta battendo proprio ora, che è di dimensioni assurde. spalle enormi, altezza sproporzionata.. e forza immane.
su braccia immolatevi per la squadra!!!
MIA!
urlo, posizionando le mani per un bagher, e alzando la palla alle compagne sotto rete.
un'azione, cambio, un'altra e cambio e.. uhuh guarda chi è venuto Zoe...
ZOE!!
sento urlarmi, mi volto di scatto e mi vedo la palla venire contro ad alta velocità. mi blocca tutto, stile Mila e Shiro, avete presente?
con uno slancio dalla mia altezza nell'average, mi faccio coraggio e schiaccio.
È punto gente. Ed era anche match point!
grrrande Zoe.
ci fermiamo e il coach si complimenta con la squadra per il set appena giocato, poi ci lascia libere di asciugarci e di bere, per riprendere fiato.
scelgo di non sedermi, prendo la bottiglietta d'acqua che mi spetta e comincio a berla in modo avido, come se non ne avessi vista per mesi. pronta con l'asciugamano per asciugare i rivoli d'acqua che scorrono giù per il collo.
Ci raccogliamo in cerchio poi, solito rito, solite battutine e di nuovo in campo.

Attento osservo la partita, guardando tutte quelle ragazze pronte a sputare sangue per la loro squadra.
E poi lei, Zoe, si volta verso di me.
Un sorriso nasce spontaneo sulle mie labbra per poi scomparire nel momento in cui sento qualcuno chiamare il suo nome.
cavolo..
Penso nel vederla tanto agile.
E, come tutto il resto degli studenti, scaccio un urlo nel vedere la palla toccare terra.
Applaudisco partecipando a quel caos improvviso.
Alcuni studenti si alzano per sgranchirsi le gambe. Alcuni scendono, lasciando le gradinate vuote.
L'osservo con la coda dell'occhio mentre si riunisce con la squadra. Il mio occhio cade sul suo collo e sui movimenti regolari che spingono verso lo stomaco l'acqua che sta bevendo.
Non sapevo che vedere qualcuno bere della semplice acqua fosse così sexy...
Mi dico, passandomi una mano tra i capelli.
Di nuovo le gradinate tornano ad essere occupate dagli studenti.
La partita ricomincia e torno a osservare Zoe, e, di tanto in tanto, il resto della squadra.

mai partita fu giocata meglio, signori e signore.
tre set vinti, e nemmeno una sostituzione. in preda dalla foga della vincita ci fiondiamo tutte nello spogliatoio a fare casino, anche se presto ci viene ricordato che abbiamo solo un ora di tempo prima che le lezioni ricomincino in modo regolare per tutte noi, appartenenti a classi e ad anni diversi.
per fortuna ci si può sciacquare, e dopo essere ritornata una persona decente, sono una delle ultime a lasciare lo spogliatoio, per poi dirigermi direttamente alla mensa, con il libro di psicologia sotto braccio, pronta ad affrontare la lezione di dopo pranzo, con seguente l'amatissima arte. per poi tornare a casa e.. si insomma.. fare francese.
mi metto in fila con il mio vassoio, e più affamata di tutti gli altri giorni lascio che i tramezzini siano tre, e che la razione di cioccolata sia raddoppiata. addirittura le bibite sono due, una lattina di coca e una sprite. cerco un posto, e trovo un tavolo completamente vuoto in fondo alla sala, mi siedo e comincio a mangiare come non ho mai fatto negli ultimi mesi, ma devo ammettere che la partita ha stancato, e non poco. Intenta a leggere mangio e bevo. Si soddisfano i bisogni naturali, insomma. Presto sento che qualcuno si siede di fronte a me, ed è Jenn, sempre con il suo nuovo ragazzo. Manco fosse una cozza attaccata ad uno scoglio.
comincia a parlarmi della festa, dello shopping previsto per il giorno dopo e dei suoi soliti blablabla.
Sì, blablabla, perché lo sguardo ed i pensieri non sempre del tutto casti sono rivolti ad un'altra persona appena avvistata.

E mi ritrovo ancora una volta ad applaudire quando la squadra di Zoe porta a casa la vittoria.
Sorrido nel vederla saltellare da una parte all'altra, eccitata per la vittoria.
Me ne esco tranquillo dalla palestra, seguendo la massa e dirigendomi lento verso la mensa.
Prima una tappa in bagno.
Poi una veloce fumatina in cortile, ed infine possa andare nella mensa.
Quando entro è già affollata. Troppe teste bionde, non riesco nemmeno a scorgere Zoe.
E forse è meglio così.
Mi sembra di starle decisamente troppo addosso..
E' il mio primo giorno in questa scuola, devo guardarmi in giro.
E nel guardarmi in giro trovo un piccolo tavolo vuoto.
Con un vassoio con due tramezzini, un budino e una banana mi avvicino al tavolo, per poi sedermici tranquillo.
Tiro fuori il cellulare e mi connette a internet per sentire i miei vecchi amici.
Da loro è ancora notte, ma alcuni sono ancora svegli e mi raccontano come stanno procedendo le giornate da loro.
Mi mancano. Mi mancano un casino...

durante tutto il pranzo mi sono ritrovata ad accordare dello shopping mattutino fissato per domani, il giorno della festa. Ora mi ritrovo al secondo piano, con Jenn sempre al mio fianco che ancora continua a blaterare.entriamo in classe e ci sediamo vicine, in seconda fila, sempre al mio amatissimo posto vicino al muro. quasi mi diverte seguire la lezione, il tempo passa, e nono appena suona la campanella mi dirigo verso l'aula di arte, per l'ultima lezione della settimana. nonostante la mia fretta la classe è già al completo. c'è un posto al primo banco e mi siedo lì. la professoressa oggi ci annuncia di un progetto da portare avanti fine alla fine dell'anno scolastico..che palle!!

Salto le ultime due ore.
Non di mia spontanea volontà. Non che la cosa mi dispiaccia, sia ben chiaro.
Semplicemente il mio tutor e il preside della scuola volevano vedermi. Motivo?
Trovare le materie extra-scolastiche ideali da farmi seguire.
Ho optato per entrare a far parte della squadra di football.
Almeno qualcosa di simile al mio liceo in americo.
E cavolo, ero il più bravo della squadra.
Strano che non lo sapessero.
Ricordandomi l'orario di Zoe, tanto simile al mio, alla fine delle lezioni l'aspetta seduto per terra, fuori dall'aula in cui si tengono le lezioni di arte.
Chiaramente, non quella andata a fuoco. (Grazie alla cartina esposta sul muro ho trovato dov'era la nuova aula).
Non appena sento la campanella suonare sussulto, quasi svegliato da un dormiveglia in cui i miei pensieri fluttavano liberi.
In realtà pensavo a cosa avrebbe comportato entrare a far parte della squadra di football.
Ci sono le cheerleader qui vero?
Mi ritrovo a chiedermi, idiota.
Alzo il viso alla ricerca di Zoe, mentre rimango seduto per terra, aspettandola.

la prof forma i gruppi di studio e ci lascia idealizzare.
non appena suona la campanella, con calma raccolgo le mie cose e poi esco di classe per scendere al piano terra e prendere i libri per i compiti di lunedì. Esco di classe con Jenn, con lei seguo quasi tutti i corsi, e ridendo andiamo in corridoio. Ad un certo punto si ferma di scatto e mi da una gomitata. ehi! le dico massaggiandomi il fianco, ma lei non reagisce, e va via. Salutando Mike, altor compagno di corso mi accorgo di Andy.
ehi! emh.. scusa ma..poi..
gli dico confusa, indicando punti diversi del corridoio e roteando gli occhi. poi gli sorrido.
andiamo a prendere i libri?
gli chiedo imbarazzata, dopo la figura da niente appena fatta.
sei sempre la solita, e chissà da quanto tempo è qui fuori e tu nemmeno lo vedi?
aaah, stupida vocina.
eri qui da molto?
gli chiedo poi cominciando a camminare: c'è solo una rampa di scale da fare.