routine

beh, vedrai che non ti deluderà affatto, Bristol riserva sempre tante sorprese..
gli dico alzando le sopracciglia con fare misterioso
finisco il cioccolato e sorrido quando si massaggia lo stomaco..
suona la campanella, ed una smorfia viene a crearsi sul mio viso..
che palle la fisica!
bevo dell'acqua dalla bottiglina, poi ripongo tutto nel vassoio, afferro la borsa e la metto in spalla, per poi raccogliere il vassoio e avviarmi al cestino, aspetto che Andy si alzi per camminare con lui..
la prof di matematica è una delle più normali, ti fa capire la materia con esempi di vita quotidiana, e ti dirò, è anche una bella signora!
gli dico ridendo, e svuotando il vassoio nel cestino, mi sposto ed appoggio il vassoio su un banco apposito affianco
mi avvio verso l'uscita della mensa, e guido Andy per il corridoio immenso del piano terra, per poi arrivare alle scale e cominciare a salirle, salutando di tanto in tanto ragazzi che conosco..

Mi alzo assieme a lei, raccogliendo il mio vassoio per poi seguirla e gettare via i rifiuti.
Sorrido alle sue parole, annuendo rilassato.
Speriamo bene allora....
Le dico con una piccola risato e uscendo poi dalla mensa.
Mi guardo poi, ancora curioso in giro, salutando con un sorriso tutte le persone che salutano anche Zoe.
Riconosco nei corridoi i ragazzi e le ragazze con cui ho seguito i due corsi di oggi, sorridendo anche a loro e facendo l'occhiolino, gentile, alle ragazze civettuose.
Sembrano tutte impazzite qua....
Penso allungando il passo per mettermi poi al fianco di Zoe.
Che lezioni hai dopo?
Le chiedo abbassando lo sguardo su di lei e pensando al mio orario.
Ora matematica, poi geografia ed infine filosofia...

socchiudo gli occhi pensando al mio orario..
fisica..drammatizzazione e filosofia!
gli dico dopo aver pensato un po'..
e tu?
gli chiedo a mia volta, sorridendogli e voltandomi a guardarlo, per poi continuare a salire le scale..
in fin dei conti sembra un tipo a posto, gentile, educato, disponibile.. è così.. perfetto!!
nessuno è perfetto..
chissà alla festa come si rivelerà, non potrà essere così anche in una situazione completamente diversa!!
sei sempre così carino con tutti?
gli chiedo poi ridendo, non resistendo. siamo arrivati al terzo piano e per fortuna i corridoi sono ancora abbastanza pieni. mi fermo, essendo arrivata davanti alla mia classe, la sua è in fondo, ma non glielo ripeto, suppongo se lo ricordi..

Oh, allora ci si rivede a filosofia!
Le dico con un ampio sorriso, dandole un leggero colpo sul braccio col gomito.
Ora matematica, poi geografia, e poi, appunto, filosofia....
Aggiungo, mantenendo il mio tono di voce calmo e gentil.
La seguo al terzo piano, fermandomi davanti ad una classe che suppongo sia la sua.
Rido piano alla sua domanda, scrollando le spalle un po' confuso...
Ehm... Credo di sì...
Le dico guardandola curioso e divertito allo stesso tempo.
Che motivo c'è di essere scortese, soprattutto con chi non conosco?
Le chiedo educatamente, aggrottando un po' le sopracciglia, per poi tornare a sorridere.
Mi volto poi a destra con lo sguardo, riportando poi lo sguardo su Zoe.
Lì in fondo, giusto?
Le chiedo riferendomi chiaramente alla classe, indicandola con il dito.

sisi, proprio l'ultima!! mentre filosofia è al secondo, e geografia anche!
gli rispondo in modo tranquillo, vedendo le persone entrare nelle proprie classi..
comunque la mia era una domanda prettamente ironica, all'inizio essere gentili è quasi d'obbligo ma poi.. a seconda di come si rivelano le persone, credo sia d'obbligo anche comportarsi di conseguenza..a dopo allora! aggiungo poi facendogli l'occhiolino ed entrando in classe..
il prof ancora deve arrivare, e mi sistemo vicino ad una secchiona scelta che nemmeno risponde al mio saluto..
dopo pochi minuti il professore entra in classe e cominciamo a correggere gli esercizi che ci aveva assegnato prima delle vacanze, noto con piacere che di errori ce ne sono pochi, e mi diverte il modo in cui ad ogni singola domanda, la ragazza seduta vicino a me, sia pronta a rispondere in modo più che sufficiente
dopo una ventina di minuti, dopo la correzione degli esercizi il professore comincia a spiegare una nuova formula, di cui, sebbene sia un argomento nuovo, la mia vicina di banco sa tutto..
è abbastanza complessa, e infatti, contenta del posto scelto, non esito a chiedere delucidazioni a Jamie, perché sì, così si chiama l'occhialuta di fianco a me!

Oh bene...
Dico quando mi dà le indicazioni su dove siano le classi.
L'ascolto poi in silenzio, stringendo di tanto in tanto gli occhi, interessato.
Se tu sei sempre gentile con tutti, difficilmente gli altri non lo saranno con te...
Le dico facendo poi un piccolo cenno con la testa, a mo' di saluto.
Mi dirigo poi verso la mia classe, trovando la ragazza della festa.
Hey..
Le dico gentile avvicinandomi a lei, dopo che lei mi ha salutato con un cenno della mano.
<<e' libero, puoi sederti...>>
Mi dice gentile, spostando un paio di libri, facendomi spazio.
Grazie...
Le rispondo gentile, per poi vedere entrare il professore di matematica.
E come mi aveva anticipato Zoe, è un uomo simpatico, alla mano.
Subito accorgendosi di me mi chiama alla lavagna facendomi fare alcuni esercizi, per capire a che livello sono.
Mi dice poi di andare a posto, una volta fatti tutti gli esercizi correttamente.
<<ma sei bravo in matematica...>>
Mi dice la moretta, con un ampio sorriso.
Scrollo le spalle alle sue parole, con un piccolo sorriso.
Me la cavo...
Le dico semplicemente, per poi uscire dall'aula, non appena suona la campanella.
<<che cos'hai, ora?>>
Mi chiede curiosa, mettendosi subito al mio fianco.
Geografia...
Rispondo prontamente, cominciando a scendere le scale.
<<fantastico!! Pure io...>>
Mi allungando leggermente il passo per starmi dietro.
Rido piano guardandola atteggiarsi al mio fianco, considerandola buffa.
E un po' fuori luogo...
Entriamo poi nell'aula di geografia e come per matematica, anche qui ci mettiamo seduti vicini.
<<sappi che le ore di geografia sembrano non finire mai...>>
Mi avvisa formando una smorfia sul suo viso e alzando gli occhi al cielo...

non appena suona la campanella volo al piano terra per prendere il libro di filosofia che prima avevo dimenticato.
drammatizzazione è una materia alquanto inutile. sopratutto con una professoressa che ti mette una A già solo a sentire frasi fatte, che esprimono concetti non proprio e quindi privi di senso, non mi ci sono mai applicata particolarmente, e quando si tratta di mettere in scena qualcosa, preferisco sempre rimanere dietro le quinte, anzichè prendere parte alla ''recitazione'', lasciando questo scomodo compito alle più egocentriche.
richiudo in fretta il mio armadietto e mi dirigo subito in palestra, dove la professoressa si sta congratulando con la classe per la collaborazione allo spettacolo natalizio..
distribuisce nuovi plichi, nuovi testi da analizzare e da realizzare.. nonostante ciò il mio interesse è sempre basso, infatti, sto già ripetendo filosofia per l'ora successiva..
<<rieccola!>> mi dice Jennifer sedendosi di fianco a me, alzo lo sguardo su di lei e le sorrido, a mo' di saluto
<<allora? c'è qualcosa che devi dirmi riguardo quel figone con cui pranzavi??>> mi chiede entusiasta e pronta a sentire tutti gli inciuci di questo mondo..
qualcosa da dire? è un ragazzo americano, ed oggi è il suo primo di giorno di scuola.. le rispondo piuttosto seccata, non per la sua presenza, sia chiaro, ma per la mia impossibilità a comprendere alcuni concetti filosofici..
<<quindi niente più?>> mi chiede con meno entusiasmo di prima
no, Jenn, no, però pare che sia stato invitato alla prossima festa di Hayley, sabato.. tu ci vieni? le chiedo poi, cambiando discorso, e andando a finire al suo nuovo e mitico Sam..

Interroga.
Il primo giorno dopo il rientro, il professore di geografia, tale McBen, interroga.
Grazie al cielo evita di farmi domande in quanto novellino.
Ma aggiunge che la prossima settimana sarà il mio turno.
Non oso immaginare la felicità dipinta sul mio volto...
Intanto la moretta continua a parlarmi.
<<sono felice che verrai alla mia festa, sabato...
Mi sembri un tipo a posto...>>
Mi dice con un ampio sorriso gentile.
Grazie...
Una piccola risatina e poi torno a prestare attenzione al professore, fino a quando la campanella salva tutti quanti.
Esco dall'aula e la moretta mi aspetta fuori.
<<ora che cos'hai?>>
Mi chiedo tenendo i libri premuti contro il petto.
Filosofia...
Le rispondo gentile ed educato, con un piccolo sorriso.
<<oh, peccato... Io spagnolo.. Vabbé, ci si rivede!>>
E così se ne va tutta allegra, diretta verso chissà quale aula.
Comincio distrattamente a camminare per il corridoio alla ricerca dell'Aula A. L'aula di filosofia.
Entro tranquillo, sorridendo a dei volti mai visti prima nella mia vita, andandomi a sedere nella fila centrale, questa volta nel banco attaccato al muro senza finestra.
Mi guardo in giro cominciando a sentire un po' di stanchezza, per poi lasciarmi andare ad uno sbadiglio, prontamente coperto dalla mia mano..

ho la testa piena di chiacchiere, non ce la faccio più!
mancano solo cinque minuti alla fine della lezione, così chiedo di poter uscire e ne approfitto per andare in bagno, che come al solito è affollato dalle nullafacenti dei quartieri meno abbienti della città.. mi specchio e mi do un'aggiustata veloce, sopportando poco le occhiatacce che mi arrivano.. suona la campanella, e piombo fuori al corridoio, dove incontro un compagno di corso e mi dirigo verso l'aula di filosofia con lui, ci chiediamo del più e del meno, parlando di quello che abbiamo fatto durante le vacanze..
poi entriamo in classe, e ci sediamo nei primi posti, che sono anche gli ultimi rimasti..
comincia poi la lezione, e solo dopo un po' mi ricordo che la mia ultima ora è anche la stessa di Andy, mi guardo intorno, per vedere se effettivamente c'è, poi lo trovo, a qualche fila più indietro.. gli sorrido, poi Jim mi colpisce piano il braccio, e mi rigiro in avanti, ricominciando a seguire la lezione..

Questa volta un ragazzo si siede vicino.
Noto con enorme felicità che non ha comportamenti gay.
Mi si presenta e chiacchieriamo un po'.
Luke è simpatico.
Poco dopo vedo entrare la biondina.
Non si accorge subito di me, però dopo un po' la vedo voltarsi e regalarmi un sorriso.
In automatico le faccio l'occhiolino, per poi vedere il suo compagno di banco darle una una leggera gomitata.
Mi sa che non sono l'unico a considerarla carina...
Penso osservando i suoi capelli biondi e lisci.
<<bella Zoe...
Ha degli occhi che fanno paura, tanto sono belli...>>
Mi dice Luke guardandola sereno.
Vero...
Commento soltanto, a bassa voce.
Entra poi il professore. Un uomo alto, dall'aria simpatica.
Comincia col solito appello, i soliti commenti sul fatto che sono nuovo, eccetera eccetera...
Comincia poi a parlare di Kant e mi metto comodo sulla sedia.
Già fatto nella mia vecchia scuola...
Mi dico sorridendo e guardando insieme a Luke il libro aperto sulla biografia del filosofo.

ragion pura.. trascendentale di qua, trascendentale di là..
ricominciare dopo le vacanze non è mai facile, anzi, è una bella e buona rottura.
ecco perché oggi ho le capacità intellettive paragonabili a non so chi/cosa, e la voglia di seguire le lezioni pari a zero.
incrocio annoiata la braccia al petto, guardando il professore con finta aria interessata, annuendo di tanto in tanto alla sua spiegazione..
''cosa fai oggi?''
c'è scritto su un foglio che mi passa Jim
''sono fuori casa, ho da sbrigare delle faccende''
scrivo velocemente come risposta, abbastanza seccata, visto che già so che si proporrà di accompagnarmi..
''ti serve compagnia?''
BINGO!!
''in realtà già ce l'ho, ma grazie comunque''
gli scrivo in risposta disegnando vicino alla scritta un faccina sorridente.
Fingo poi di guardare sul libro, trovando, per caso il segno e seguendo per qualche rigo ancora, e poi lasciar perdere di nuovo..
tiro fuori il cellulare dalla tasca per controllare l'ora, e vedo che mancano ancora venti minuti alla fine delle lezioni
un brivido sale lungo tutto il mio corpo, mi stringo nella felpona grigia che indosso oggi, soffocando a fatica uno sbadiglio

Di tanto in tanto il mio sguardo cade sulla biondina lì più avanti.
Non so perché mi ritrovo a guardarla così spesso.
Eppure c'è qualcosa in lei che mi ispira tanta simpatia.
Sembra buffa, semplice e buona allo stesso tempo.
Peccato che tre volte su quattro l'apparenza inganna.
Sorrido quando la vedo soffocare un sbadiglio per poi voltarmi verso Luke quando mi tira una gomitata.
<<hai intenzione di provarci con lei?>>
Mi chiede con un sorriso furbo da chi la sa lunga.
<<no perché se è così preparati psicologicamente ad una sconfitta....>>
Aggiungo soffocando una piccola risata.
<<non sai quanti prima di te ci hanno provato...
Eppure lei è così... Non so come spiegarmi..
E' buona con tutti. Gentile. Socievole.
Eppure non l'ho mai vista stare, nel senso proprio del termine, con un ragazzo...>>
Mi dice confuso dalle sue stesse parole.
Scrollo le parole guardandolo un po' perplesso, per poi tornare a guardare il libro con finto interesse, tanto per cambiare discorso.
Ma che cavolo vuol dire quello che mi ha appena detto?
Mi chiedo guardando tutte quelle parole a caso...
E poi chi l'ha detto che ci voglio provare...
Sono appena arrivato e sicuramente non ho intenzione di provarci con qualche ragazze...
E' fuori questione...

mi accorgo di star fissando un punto vicino alla lavagna, e comincio a decifrare le mille scritte che ci sono sul muro, tentativo vano, visto che c'è parecchia distanza dal muro focalizzato..
prendo un foglio a caso ed una penna, intenta a scarabocchiare, ma non ho voglia nemmeno di fare questo, la stanchezza è arrivata!!
il professore comincia a dirci cosa fare per la prossima volta, un saggio, o un qualcosa del genere, chiederò a qualcuno domani, o dopo..
poi si congeda, a cinque minuti dalla fine della lezione, dicendo che ha da fare in presidenza.. in realtà girano strane voci sul suo conto..si dice che tipo frequenti una delle segretarie del Roundview maaa.. a chi importa alla fine? Abbiamo guadagnato cinque minuti di tempo libero!!
Come se fossimo alle elementari, appena il prof esce fuori dalla classe e ci lascia fuori, palline e aeroplaninini di carta cominciano a volare dappertutto.. ma è come se io fossi in slow motion, troppo lenta per stare al passo di tutti, infatti, con movenze da bradipo comincio a mettere le mie cose a posto, per poi appoggiare le spalle al muro, e per assistere agli spettacolini pietosi delle coppiette presenti, o dei finti litigi dei maschi, che finiscono con battute squallide e botte, oppure con fragorose risate..
lo so, sembro una novantenne!!

Mi scrivo su un foglio ciò che il professore ci dice di fare per la prossima volta, per poi aggrottare le sopracciglia quando si allontana.
Sbarro poi gli occhi vedendo tutti quanti agitarsi per poi ridere quando vedo la biondina allontanarsi per godersi tranquilla, la scena da lontana.
Cacchio devo comprarmi una scheda telefonica inglese...
O ancora quella americana sul cellulare...
Altrimenti le avrei almeno dato il mio numero..
In fin dei conti dobbiamo studiare insieme, no?
Le sorrido mentre me ne sto ancora seduto al banco, per poi spostare lo sguardo sul resto della classe.
Metto tutte le mie cose a posto, per poi alzarmi quando la campanella non fa altro che aumentare il casino.
Mi passo la tracolla oltre le spalle per poi avvicinarmi lento la porta, sorridendo quando qualcuno mi saluta...

non appena suona la campanella prendo la borsa e cerco di uscire viva dalla classe..
cammino a sguardo basso, notando che ho il pantalone che si appoggia sulle scarpe, mi fermo un attimo per aggiustarmelo, poi riprendo a camminare, scontrandomi con qualcuno.. che è Andy..
ehi,scusa..
gli dico piano sorridendogli
allora, come ti è andata questa prima giornata al Roundview?
gli domando in modo gentile, continuando a sorridergli, uscendo dalla classe e dirigendomi verso il corridoio con gli armadietti..è fine giornata, e di solito tutti vanno lì, ma forse lui, un armadietto ancra non ce l'ha.. mi fermo, quindi, per cercare di capire lui cosa debba fare.. tra l'altro dovremmo metterci anche d'accordo per i compiti di francese, no?
vabbè dai, in fin dei conti sono per la prossima settimana...
mi sistemo poi la borsa sulla spalla e una ciocca di capelli dietro l'orecchio, sorridendo a mo' di saluto a Jim e Luke che sono appena usciti dalla classe..