I feel like the color blue

mi chiesi come fosse possibile per me stare così bene in sua compagnia e completamente a mio agio da riuscire persino a dirgli delle scopate di mamma...
come faccio cosa?...
cioè davvero se entro li sento e non è il caso, meglio stare qui...scoppiai a ridere...
poi alle sue parole mi distesi e mi fermai a pensare...
una piccola linguaccia si affacciò alla mia bocca mentre lo guardavo divertita...
ne ho molti, ma uno dei miei preferiti se non il preferito è dirty dancing...
so che è vecchio, ma è stupendo...
chi non sognerebbe uno come Patrick che entra e sfida tutti dicendo...
Nessuno può mettere Baby in un angolo...dissi mimando una voce da uomo...
fantastico...aggiunsi sognante prima di accoccolarmi con la testa sul suo petto, sistemata su un fianco, verso di lui...
un gesto istintivo, come quello al cinema, senza pensare...
semplicemente mi metteva a mio agio, mi sentivo al sicuro e una ragazza normale...
e il tuo?...

Scoppio a ridere alle sue parole ed all'imitazione di patrick swayze.
Lascio che delicata si sistemi appoggiata sul mio petto e alzo lo sguardo verso il cielo.
Il mio è uno recente...
Le dico abbassando il viso per cercare i suoi occhi.
Si chiama Never Back Down... non so se lo conosci...
Dico quando una leggera folata di vento sposta i suoi capelli, portandoli sotto il mio naso.
Chiudo gli occhi sentendo il suo profumo, per poi sbarrarli.
Oddio... Come il Suo...
Penso avvicinando cautamente il mio viso alla sua testa per annusarli ancora.
No no..
Non è come il suo..
Il suo è ancora più dolce se possibile...
Penso sorridendo della differenza tra le due.
Non offenderti...
Dico silenzioso al cielo.
Ma il suo è più buono...
Un altro sorriso si apre sul mio volto, sincero e tranquillo.
1 a 0 per america's...

sorrisi sentendo il suo petto muoversi per la risata...
quando il mondo smise di tremare alzai il viso interessata alle sue parole...
wow, ovvio che lo conosce, c'è pure quel pezzo di ragazzo di Cam Gigandet...
e il protagonista è un fico da paura...
ti somigia pure un pò...dissi sorridendo per poi tornare ad accocolarmi a lui...
iniziavo ad avere fresco, l'aria si era fatta un pò più umida e pensai che senza la sua maglietta sarei congelata...
alzai il viso verso di lui e lo trovai molto vicino...
sai non mi piace che torni da solo...
se vuoi abbiamo una camera per gli ospiti, non è una reggia, ma è pulita e accogliente...
domattina, puoi tornare con comodo se vuoi...
altrimenti ti chiamo un taxi...
ma non mi piace che torni solo...dissi tremando appena mentre lo guardavo...
poi mi accoccolai di più a lui sentendomi davvero sicura così vicina a lui...

Macché!
Dico scoppiando a ridere al suo commento sulla somiglianza tra me e il protagonista.
Abbasso appena il mio viso quando lei alza il suo per guardarla negli occhi mentre parla.
Stai tranquilla..
Le dico sorridendole e scuotendo piano la testa.
Sono io quello con uno strano senso di protezione qui..
Aggiungo ridendo appena.
Chiamerò un taxi e via...
Le dico rassicurandola e annuendo.
Alzo il braccio su cui è posato perciò che si sistemi meglio.
Mi stupisco del mio gesto, sorridendo poi per la naturalezza di questo.
Hai freddo?
Le chiedo sentendo l'aria più umida.

touche...dissi ridendo...
è che mi hai contagiata con tutta questa protezione...aggiunsi sorridendo...
ok, ma comunque se ci ripensi la stanza è libera...
poi al suo gesto carino arrossii, ma mi sistemai meglio...
un pò...
se solo questa minigonna non fosse così mini...risi stringendomi però un pò più vicina...
scoppiai poi aridere dopo qualche imbarazzante minuto di silenzio...
non capivo perchè con lui mi sentissi così a mio agio e allo stesso tempo così in imbarazzo...
decisi allora di rompere il silenzio...
hey Matt...
pensi che potremo rivederci per una serata film e popcorn?...
mi sti auto-invitando a causa tua se ancora non lo avessi capito...conclusi poi ridendo...

Il mio occhio cade per la prima volta sulle sue gambe nude.
Belle, lunghe e sodo. Vedo chiaramente la pelle d'oca su di esse.
Alzo lo sguardo su di lei quando riprende a parlare dopo un lungo silenzio.
Rido assieme a lei, scuotendo piano la testa per il suo simpatico modo di fare.
Certo... Perché no...
Le dico con leggerezza scrollando le spalle.
Tendo poi l'orecchio per sentire se provengono ancori rumori dall'interno della stanza e sorrido riposando il mio sguardo su Americsa's.
Mi sa che hanno finito...
Dico ridendo appena e parlando, non so per quale motivo, sottovoce.
Puoi andare a scaldarti..
Aggiungo annuendo gentile e sorridendole ancora.

davvero???...
evvivaaaa...dissi con un pò troppa enfasi, quasi urlando...
oh...ohhh!!
annuii sollevandomi a sedere, controvoglia all'idea di doverlo salutare e tornare alla mia solitudine...
vieni, ti chiamo un taxi, non vorrai aspettare qui da solo al freddo?...
lo presi per mano e lo tirai letteralmente dentro casa...
aprii la porta e accesi la luce, lo guidai nel modesto salotto e presi il telefono, gli chiamai un taxi e poi sfilai la sua maglia...
tieni, metti questa e grazie per avermela prestata, mi sarei congelata senza di te...
bè ti va qualcosa da bere?...
un caffè?...dissi stringendomi nelle braccia per il freddo che sentivo ancora...

Mi stupisco quando senza troppi problemi mi prende per mano e mi tira dentro casa.
Ok...
Dico vago una volta dentro.
Arriviamo in salotto e prendo la mia maglia non appena me la porge.
Prima di pensare a me, vai a prenderti qualcosa da metterti addosso, tornado...
Le dico gentile con un piccolo sorriso.
E comunque è tardi per il caffé... Poi non riuscirei a dormire..
Aggiungo sempre sorridendo e guardandomi vagamente in giro.
Vecchie foto di lei da piccola, il diploma della scuola elementare appeso al muro, un puzzle.
intima come casa.
Al contrario della mia.
Alquanto impersonale...

risi alle sue parole...
tornado...eh sì è proprio ciò che ero...
ok, torno in un secondo...dissi schizzando in camera e infilando i pantaloni rosa pallido del pigiama leggero e una maglietta a maniche lunghe bianca...corsi di nuovo da lui, scalza e coi capelli legati in una coda alta...
non ero una di quelle ragazze a cui importa troppo come ti vedono i maschi...
pensavo che una donna potesse essere bella pure così, semplice e al naturale, come lo era Novalee...
certo non era il mio caso, ma non mi importava comunque...
saltellai fino al divano sistemato davanti alla finestra del salotto e scostai le tende per vedere se il taxi fosse lì, ma non c'era ancora...
mi sedetti prendendomi un ginocchio tra le braccia...
siediti Matt, non credo crescerai ancora...dissi ridendo...
sistemai poi gli anellini ai piedi mentre aspettavo si sedesse

Sorrido vedendola tornare allegra e spensierata.
E per la prima volta mi rendo conto della sua bellezza.
Ora che sembra una ragazza semplice. Acqua e sapone.
Un po' come Lei...
Ma con i capelli più profumati.
La guardo saltellare fino al divano e guardare oltre la finestra.
Sorrido avvicinandomi a lei e mi siedo sul divano, al suo fianco.
Dici?
Le chiedo riferendomi ad una mia ulteriore crescita.
Tamburello le dita sulle ginocchia aspettando che il taxi arrivi, continuando a guardarmi in giro.
E ora perché questo imbarazzo?

oh bè se cresci tu vuole crescere anche America's...dissi annuendo...
lo guardai poi e sembrava nervoso, lenta allungai le gambe coperte dalla stoffa rosa pallido sulle sue gambe...
come sempre tranquilla, senza doppi fini o malizia...
vedi, era meglio se restavi qui...
domattina ce ne saremmo andati insieme a piedi...
ora sei costretto ad aspettare qui...dissi posando la tempia allo schienale del divano mentre muovevo le dita dei piedi, sintomo che iniziavo ad avere sonno...
lo facevo sempre prima di dormire...
poi saltai sulle ginocchi improvvisamente...
cavoli quasi dimenticavo...
mi dai il tuo cellulare?...chiesi gentile...
voglio lasciarti il mio numero...
così possiamo sentirci per quella serata cinema a casa tua...dissi inginocchiata sul divano, a fianco a lui, ma voltata di fronte, per poterlo guardare...

La guardo sistemarsi meglio sul divano, ammirando la semplicità dei suoi gesti.
Sorrido alle sue parole, scuotendo piano la testa.
Non è una scocciatura...
Le dico gentile ed educato, sussultando quando salta sul divano.
Oddio, ok!
Dico ridendo perplesso e divertito allo stesso tempo.
Ok, questa ragazza è davvero incredibile!
Penso continuando a guardarla e a ridere.
Le passo il mio cellulare e solo dopo averglielo lasciato in mano mi ricordo della foto di Lei che ancora compare sullo sfondo..

ma staremmo meglio a letto ora...annuii poi sbarrai gli occhi e arrossii fino alla punta dei capelli...
no...si...cioè...ehm...oh cavolo...
cacchiarola...
volevo dire ognuno nel suo letto...
si cioè non in due nello stesso...oh...sospirai rassegnata abbassando lo sguardo...
sono un disastro con le parole...
presi il suo cellulare e sbloccai la tastiera...
apparve una ragazza sullo sfondo...
mora, bella, un viso dolce e puro...
improvvisamente mi sentii invadente, cosa che ero sempre, in ogni cosa, ma ora lo era stata di più...
senza chiedere nulla, come mi ero ripromessa di rispettare la sua vita e il suo passato a meno che non fosse lui a parlarne per primo digitai il mio numero e lo salvai poi gli restituii il telefono...
allora mi chiamera tu?...chiesi pensando che no, non volevo essere più invadente, quindi non gli avrei chiesto il numero, avrei aspettato, se mi chiamava bene altrimenti sarebbe stata comunque una bella conoscenza...
vidi dei fari e mi allungai per vedere fuori...
è arrivato...annunciai senza entusiasmo, triste per il fatto che se ne andasse...

Rido alle sue parole e alla sua goffaggine.
Tranquilla, avevo capito..
Le dico sorridendole gentile.
Poi vedo il suo sguardo quando apre il mio telefono.
Abbasso il mio e lo sposto poi al lato opposto a lei, senza commentare.
Mi volto verso di lei soltanto quando riprende a parlare.
Noto uno strano tono in lei, ed è chiaro il motivo.
Sposto lo sguardo per vedere oltre la finestra e annuisco alle sue parole.
Va bene...
Dico alzandomi in piedi e infilandomi il cellulare in tasca.
Allora ci sentiamo...
Le dico dandole una piccola pacca sulla testa e sorridendole, gentile.
Ringrazia America's per la bella serata...
Aggiungo dirigendomi alla porta e sorridendole un'ultima volta prima di aprirla e uscire in giardino.

si...ci sentiamo...annuii sorridendogli...
spero...
mi alzai poi saltellando fino alla veranda e mi fermai non potendo scendere coi piedi nudi...
e tu ringrazia Matt...gli gridai dietro mentre camminava lungo il vialetto...
lo guardai con un piede sull'altro, per il legno freddo sotto di essi, una mano dietro la schiena e l'altra al pari del petto che lo salutava sventolando...
un piccolo e sincero sorriso di gratidudine...
rimasi così finchè non salii in macchina e si allontanò...
a quel punto sospirai e abbandonai la mano al fianco...
<<tesoro...chi era quel tipo?
o meglio quel fico da paura...>>dissi Novalee alle mie spalle perima venire a cingermi la vita per abbracciarmi, il nmento posato sulla mia spalla...
un amico...
uno tanto carino e gentile...
ha pagato tutto lui oggi sai...dissi voltandomi e abbracciandola...
<<andiamo, racconta tutto...>>disse mamma portandomi dentro per mano...
e ci ritrovammo nel mio letto, come ogni notte a parlare della giornata e soprattutto di Matt...