Luz's Manor

ed eccomi di nuovo tra le sue braccia...
la sua espressione mi ricordava qualcosa e ora obbedìì curiosa alle sue parole...
scoppiai a ridere vedendo la stanza illuminarsi della luce del giorno, il riflesso sula neve era abbagliante...
esattamente quanto te...dissi pensando al fatto che mi stupiva continuamente...
lo guardai eccitato e non potei fare a meno di sorridere scuotendo il capo a quell'eccitazione...
mi alzai e una volta in piedi raccolsi l'asciugamano e mi ci avvolsi avvicinandomi a una finestra...
mio dio c'è la neve alta e sta nevicando ancora...dissi sorpresa daquanta ne aveva fatta...
sorrisi ora io eccitata e tornai a lei sfilando di nuovo l'ascugamano e saltellando fino ad accoccolarmi a lui...
vorrei tuffarmi in quella neve soffice...pensai ad alta voce, era da una vita che non lo facevo...
piano alzai il viso e mordendomi un labbro lo guardai...
quanto desideravo le sue labbra sulle mie ancora...
arrossii ai miei pensieri e tornai a distendermi...
Chris non aveva ancora chiamato...

La guardo sorridente mentre si avvicina alla finestra della camera.
La accolgo poi di nuovo tra le mie braccia quando torna a letto.
Fallo allora!
Le dico divertito per poi abbassarmi per avere il mio capo alla stessa altezza del suo.
Mi avvicino così al suo viso e lento poso le mie labbra sulle sue carnose.
Gliele dischiudo delicatamente, rendendo quel bacio più profondo.
Ecco come cominciare bene la giornata...
Penso mentre continuo a far mie le sue splendidi labbra.
Dimmi che taglia porti così posso dire a George di prenderti i vestiti adatti..
Le sussurro dopo un po' guardandola nei suoi occhi chiari.
Un altro bacio e un altro ancora. Più piccoli rispetto al primo, ma comunque intensi.
Hai altri programmi per oggi?
Le chiedo allontanandomi un po' e sorridendole.

si, hai ragione...lo faccio...dissi ridendo...
poi il mio stomaco si chiuse quando lo vidi avvicinare il viso e il sorriso si spense sentendo quella morbidezza sfiorare la mia...
oddio...pensai rendendomi conto di aver trattenuto il fiato dimenticando di respirare...
quando dischiusi le labbra sotto al suo tocco e sentii il suo sapore un volo di farfalle mi riempì lo stomaco...
mugolai a quel contatto spingendomi di più contro di lui...
cazzo ma come ci riesce?...a farmi dimenticare tutto e riempirmi la mente di lui con un semplice bacio?...
sbattei più volte le palpebre quando parlò per risvegliarmi da quel sogno adocchi aperti...
aggrottai le sopraciglia pensando un momento..
già che taglia porto ora?...pensai riferita ai vari periodi della mia vita...
42...risposi dopo un pò e poi di nuovo rapita dai suoi baci...
sgranai gli occhi...
sinceramente farei questo con te per tutto il tempo e forse anche "altro"...pensai arrossendo questa volta violentemente...
no, nessun programma, devo solo avvertire al lavoro, penso di aver bisogno di qualche giorno...
non me la sento di tornare in mezzo alla gente ora..dissi torturandomi un unghia nervosa...

La guardo stupito quando vedo le sue guance farsi rosse rosse.
Ma che cos'ha?
Mi chiedo guardandola divertito.
Certo...
Le dico passandole il telefono. Che poi sia il mio chissenefrega...
Era quello più vicino.
Io intanto mi sposto coprendomi una volta in piedi con l'asciugamano.
Cerco un paio di boxer puliti e un paio di jeans.
Vado ad avvisare George...
Le dico sorpreso che non mi avesse chiesto chi cazzo fosse 'sto George.
Esco dalla stanza e torno un paio di minuti dopo con un vassoio con due brioches e due caffé.
L'ho detto, no, che la giornata stava cominciando bene?

presi il suo telefono e gli lanciai un'occhiata prima che si coprisse, avvampai di nuovo, annuii senza guardarlo quando uscii dalla stanza, troppo rossa per alzare il viso...
composi il numero una volta sola e chiamai senza però spiegare il motivo dell'assenza, ma dicendo solo che avevo una brutta influenza...
mi dissero che non c'erano problemi e che mi avrebbe sostituita Violet...sua nipote...
era praticamente una tappabuchi, sostituiva chiunque si assentasse...un jolly...
salutai e riattaccai, ancora sola composi il numero di Chris, ma non mi rispose, chissà che ora aveva fatto, riagganciai pensando che mi avrebbe chiamata appena avesse potuto...
quando lo sentii rientrare mi voltai e notai la colazione, sorrisi imbarazzata...
ma grazie, ma non dovevi, sarei scesa...dissi poi pensando che non avevo nulla da mettere...
o forse no...mi corressi poi guardando sotto le lenzuola dopo averle alzate...
aspettai che si avvicinasse e sorrisi...
presi il caffè e ne bevvi subito un sorso, era però troppo caldo quindi passai al croissant...
ne spezzai un angoletto e lo portai alle labbra...
si sciolse in bocca, era fantastico...
wow...sussurrai prendendone un nuovo morso e rendendomi conto solo ora di avere davvero fame...

Il caffé bruc-
Comincio a dire prima che lei lo porti alle labbra.
Ok, come non detto!
dico scoppiando a ridere notando che l'ha scoperto da sé.
Prendo a mia volta la brioches in mano e comincio a mangiarla portandomela alla bocca.
Pochi secondi dopo sento bussare alla porta.
Si?
Chiedo senza alzarmi e senza distogliere il mio sguardo dalla brioches.
<<signor Luz, ho i vestiti per la signorina.>>
Dice George da oltre la porta, con fare servile e sottomesso.
Mi alzo allora per aprirgli la porta e aiutarlo a sistemare su un tavolo della camera le borse con la roba per Liv.
Grazie mille, George
Gli dico riconoscente per il suo ottimo lavoro.
<<mio dovere, Signore. E poi lo sa che è sempre un piacere per me.>>
Esce così dalla stanza lasciandoci nuovamente soli.
Torno a letto sedendomi di fianco a Liv.
Spero che i vestiti siano di tuo gradimento..
Le dico riprendendo in mano la brioches.
Margaret ha sempre un ottimo gusto in fatto di vestiti...
Quindi sono sicuro che ti piaceranno...
Aggiungo ringraziando il cielo per aver fatto entrare nella vita della mia famiglia una delle migliori stiliste di Londra.

brucia...finii per lui ridendo e continuando a mangiare la mia brioches...
lo guardai mangiare e non potei essere che felice al pensiero di essere ancora con lui...
venni distratta da qualcuno che bussava alla porta, mi tirai bene su le coperte per coprirmi e smisi di masticare sentendo quelle parole...
vestiti per la signorina?...
osservai prima Travis poi l'uomo con le borse piene appena entrato...
servizievole e sottomesso...
Margaret?...non posso pensare che abbiano una consulente di moda privata...
shockata lo osservai...
mi hai comprato dei vestiti?...dissi spalancando occhi e bocca...
non potevi semplicemente accompagnarmi a recuperare un pò dei miei?...
non dovevi spendere tutti questi soldi per me, davvero...
tu sei pazzo...esclamai scoppiando a ridere...mi alzai posando brioches e caffè e correndo nuda a sbirciare nelle borse...
era tutta roba fantastica, ma certamente costava una fortuna...
risi mordendomi un labbro e tornando lui riprendendo il discorso lasciato a metà...
un pazzo bellissimo...
grazie, mi piacciono moltissimo...dissi allungandomi timidamente per dargli un piccolo bacio sulle labbra anche se avrei voluto soffermarmi maggiormente sulle sue labbra morbide...

Scrollo le spalle sentendo le sue parole.
Sinceramente non so quanti soldi siano stati spesi, ma poco importa.
La guardo sorridendo mentre corre nuda per la stanza per tuffarsi sulle borse.
Come se una scena come questa con una ragazzina che corre per la tua camera nuda non l'hai mai vista!
Si, l'ho fatto. Solo che nessuna delle altre era tanto allegra.
Quasi fin troppo allegra.
Non mi piacciono molto i complimenti e anche se escono dalla sua bocca, comunque non mi piacciono.
Ricambio il suo bacio frettoloso e finisco la brioches.
Mi lascio andare posando la schiena sulle coperte, con le gambe ancora piegate.
Prima ho parlato con George e mi ha detto che le strade sono di nuovo impraticabili..
C'è il divieto di usare i mezzi di trasporto...
Le dico voltando il viso verso di lei.
Sei rinchiusa qui, baby!
Dico con voce da gangster, per poi scoppiare a ridere.

nessuna risposta da parte sua alle mie parole, inarcai le sopracciglia certa che non lo avrei mai capito...
tutti queste carezze, complimenti, baci, contatto...in fin dei conti lui a te non ha promesso nulla, sei qui solo per gentilezza...
in effetti era vero, mi stavo comportando come una scema che spera che per lei ci sia di più...
ok Liv, basta complimenti, basta carezze e baci, non cercarlo, non asfissiarlo e soprattutto non montarti la testa...
finii la mia colazione in silenzio ascoltando le sue parole...
risi fingendomi divertita, ma in realtà sarebbe stato meglio sapere che ero lì perchè mi voleva lì, non perchè non poteva portarmi a casa...
scacciai quei pensieri e mi alzai cercando cosa mettermi...
infilai un completo intimo un jeans e un maglioncino lungo...trovai anche delle scarpe e infilai quelle basse...
ero pronta solo che ora non sapevo cosa fare...
pronta, non so per cosa, ma pronta...dissi voltandomi verso di lui...

Mi giro per guardarla e sorrido alle sue parole.
Non volevi "tuffarti" nella neve?
Le chiedo gesticolando e alzandomi a mia volta.
Infilo una maglia a maniche corte e mi avvicino a lei.
Le sorrido ancora spostandole la frangia indietro e abbassandomi per darle un piccolo bacio sulle labbra.
Quindi andiamo sulla neve...
Mi allontano appena per cercare dentro alle borse un cappotto per lei.
Per fortuna lo trovo subito e l'aiuto ad infilarselo. Dentro al mio cerco cerco il mio giubbotto e in un attimo mi rimetto di fronte a lei.
Un altro bacio leggero e poi con una mano dietro alla schiena l'accompagno fuori dalla mia camera.
Giù per la scalinata. Atrio. Giardino.
La porto nel giardino sul retro e lo spettacolo a cui ci troviamo di fronte è meraviglioso.
Abbasso lo sguardo per cercare i suoi occhi e poi porto una mano attorno alle sue spalle stringendola a me.
Rido divertito dopo averle stampato un bacio sulla testa.
La lascio poi facendo una decina di passi in avanti.
Mi abbasso e ,facendo finta di allacciarmi la scarpa, prendo in mano un po' di neve fino a formare una palla.
Bastardo gliela tiro scoppiando a ridere.
E che la gara abbia inizio...
Penso preparandone già un'altra.

sorrisi guardandolo di sottecchi alle sue parole...poi annuii...
e neve sia...
questa volta è lui a baciarmi, resto ferma mentre mi sfiora le labbra e mi scosta i capelli...
infilai le maniche aiutata da lui e in un attimo ero pronta...
scendemmo di sotto e ora con la luce del giorno quella casa sembrava ancor più meravigliosa...
uscimmo e l'aria fredda mi pizzicò la pelle, mi ritrovai in un posto bellissimo sul retro della casa, mi guardai attorno estasiata...
è bellissimo...sussurrai affondando i piedi nella neve fresca e soffice...
quando una palla di neve mi neve mi raggiunse mi voltai...
oh, non avresti dovuto farlo...dissi ridendo e iniziando a correre per allontararmi da lui, mi nascosi dietro a un cespuglio e mi chinai per preparare una palla, feci uscire solo la testa per prendere la mira e poi tirai prendendolo in pieno petto...

Scoppio a ridere vedendola correre finalmente serena e libera per il giardino.
OhOh!
Dico scrollandomi la neve di dosso.
E' così, eh?!
Dico prima di correre verso di lei per buttarla giù a terra.
La neve attutisce la caduta ed è come se fossimo appena caduti su un materasso.
Stendendomi sopra di lei mi riprendo le sue labbra, ora fredde e rosate.
La mia lingua va subito alla ricerca della sua e ci gioca per un po'.
Le mordo poi delicatamente il labbro inferiore e poi mi sollevo da lei, rimanendo comunque con lei sotto di me.
Ora farai l'angelo nella neve?
Le chiedo ricordandomi quante volte l'ho fatto da piccolo.
Erano belli gli inverni da piccolo.
Zio, zia e Jesus salivano dal Brasile per passare con noi le festività natalizie e io e J passavamo ore e ore a giocare con la neve.
E facevamo pure gli angeli...Che coglioni che eravamo...
La tradizione è andata a perdersi quando gli affari stavano andando troppo bene sia in Brasile che qui.
Da quando si è trasferito definitivamente qui l'ho visto soltanto una volta in una discoteca.
Bastardo, lo dovrò chiamare..
Penso continuando a guardare Liv per tutto il tempo.

scoppiai a ridere vedendolo correre verso di me e tentai di scappare gridando quasi, ma mi prese con facilità buttandomi sulla neve...
ridevo ancora mezza affondata in quella morbidezza quando sentii le sue labbra sulle mie, le braccia andarono in automatico attorno al suo collo quando la sua lingua cercò ingorda la mia...
nuovi brividi si fecero strada e non era certo colpa della neve...
il solo contatto con la sua pelle mi scatenava reazioni mai provate prima, sentivo il mio corpo reagire alla sua presenza e al suo tocco, finalmente vivo dopo anni di letargo...
mi sentii avvampare e certamente ero rossa come un peperone e prima di poter rispondere dovetti sbattere più forte le ciglia...
cos?...angelo nella neve?...
di cosa parli?...chiesi non sapendo cosa fosse nè tantomeno come si facesse...
ma nel silenzio che seguì mi persi nei suoi occhi dimenticando tutto il resto, persa nell'immensità di quell'azzurro, mella forma perfetta di quel viso e di quei lineamenti, lui mi guardò a sua volta perso in chissà quali pensieri...
allungai una mano al lato del mio corpo e come una bambina presi un pò di neve pressandola e portandola poi alle labbra...
sorrisi sempre fissando i suoi occhi mentre mordevo la neve fredda...
sai da bambina mia nonna mi faceva uscire a riempire un bicchiere di neve e poi ci rovesciava un pò di acqua e vino dicendomi che era la granita più buona del mondo...
e lo era davvero....
ne vuoi un pò?...chiesi con un sorriso ancora più enorme prendendo altra neve e sistemandola tra le mie enormi labbra per poi avvicinare il suo viso al mio per dividere quella neve insieme, labbra contro labbra...

Sorrido avvicinando nuovamente le mie labbra alle sue e sentendo la neve sciogliersi nelle nostre bocche.
Pure questa è una granita, no? Granita al gusto mio e tuo...
Penso continuando a baciarlo avido.
Poi mi distendo al suo lato allontanandomi un po'.
Comincio a muovere le braccia e in contemporanea le gambe, dando forma ad un angelo della neve.
Sorrido soddisfatto alzandomi e invitandola lei ad alzarsi con un cenno della testa.
Ecco, questo è un angelo della neve!
Le dico mostrandole orgoglioso il mio capolavoro.
Ora tocca a te!
Dico ridendo dandole un buffetto sul braccio.
Non avevo notato all'inizio questo suo lato divertente, gioioso..fresco..
Come probabilmente lei non aveva notato questo stesso lato di me..
Ma non mi dispiace essere così con lei..

mmhhh...
altrochè la granita di nonna...pensai ridendo tra me sentendo le nostre labbra calde farsi fresche...
guardai il cielo grigio da quella posizione quando si distese al mio fianco...
mi voltai sentendolo agitarsi nella neve e non potei fare a meno di ridere, non lo facevo così, mi era sempre sembrato musone, serioso e invece no...
mi ero sbagliata e questo me lo faceva piacere ancora di più...
mi alzai ammirando la sua opera d'arte e girando la testa da vari lati per riuscire a vedere questo benedetto angelo...
scoppiai poi a ridere scuotendo il capo...
apprezzo lo sforzo, ma io un angelo in quel pastrocchio non ce lo vedo...dissi poi scappando per paura che mi buttasse a terra di nuovo...
continuai a correre allontanandomi un pò dalla casa e notando quanto fosse grande quella tenuta...
un tappeto bianco ancora immacolato, mi piaceva essere la prima a pestare la neve, ma allo stesso tempo mi dispiaceva rovinare quell'opera perfetta fatta da madre natura...
presi poi a correresulla neve fresca affondando coi piedi già bagnati e ghiacciati e mi fermai quando fui sotto un grande albero...di nuovo presi un pò di neve e la portai alle labbra guardando i rami coperti di ghiaccio scintillante che si intrecciavano sopra la mia testa...
wow...