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| Camminavamo tranquilli verso la stazione, stava fumando una sigaretta. io non ne avevo molta voglia. Ah sicuro, io mi perdo pure in casa mia dissi infine. Ero tremenda, cioe mi perdevo, cadevo ovunque, non riuscivo a rimanere seria un secondo. Ma eravamo sicuri che fossi un essere umano? No, cioe, pure Ian se la cava meglio. Poi pensai alla sua ultima affermazione. Tutti avevano paura del mio migliore amico, eppure pe rme lui era innocuo e pure dolce. Era la mia spalla, il mio appiglio quando ero giu. Era come un mio fratello, cioe lo amavo alla follia e nulla ci avrebbe diviso, infondo avevamo fatto un patto di sangue. Tirai su la manica della giacca ed accarezzai la sottile cicatrice sul palmo della mano. Sorrisi E in ospedale. Comunque non ho idea di che farebbe o direbbe vedendoti che bugiarda. Ian era uno di quei punker piu accaniti che io avessi mai visto. Cioe lui sarebbe morto di gioia nel vedere il clone di Sid Vicious. Anche se poteva smepre succedere che scattasse qualcosa e ucidesse tutti. Era imprevedibile.
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